Marino: "Pronto a querelare per difendermi,
i conti sono online e disponibili a tutti"

Marino: "Pronto a querelare per difendermi, ​i conti sono online e disponibili a tutti"

di Flavia Scicchitano
Sale la tensione in Campidoglio sulle spese di rappresentanza e di missione del sindaco Ignazio Marino.





Tra i costi, pubblicati on line sul sito del Comune, figurano cene e colazioni da migliaia di euro. E se, da una parte, fioccano esposti delle opposizioni a Corte dei Conti e Procura, dall'altra il Campidoglio affila le armi: «Se la campagna offensiva dovesse continuare, Roma Capitale sporgerà querela».



«Tutto è on line andando ben oltre ciò che prevede la legge sull'accesso agli atti - spiegano da Palazzo Senatorio - Sono questi gli atti ufficiali e pubblici, ogni altra ricostruzione è offensiva, orientata da interessi politici e priva di ogni fondamento. A tutela dell'onorabilità dell'Istituzione e della persona del sindaco, Roma Capitale, se questa campagna offensiva dovesse continuare, sporgerà querela».



E sui conti del 2014: «Le spese di rappresentanza degli organi di governo del Comune ammontano complessivamente a 128.028,10 euro - spiegano al Campidoglio -. Il dato comprende la quota delle spese di rappresentanza sostenute dal sindaco con la carta di credito di Roma Capitale. I numeri pubblicati venerdì scorso sono relativi alle spese sostenute con la carta di credito (rappresentanza 19.325,31 euro; missione 25.409,64 euro in 25 mesi). Quindi è sbagliato sommare il dato della carta di credito a quello pubblicato sul sito, per legge le spese sono contabilizzate in due voci diverse del bilancio».



Inoltre per spese come medaglie, doni alle delegazioni internazionali, olio votivo «sono stati fatti sostanziosi tagli rispetto al passato e sono più che in linea se non inferiori alle altre grandi realtà italiane». E intanto, oltre al M5S che ieri ha presentato due esposti, uno in Corte dei Conti e uno in Procura («Ci aspettiamo che sia aperta un'indagine sulla natura delle transazioni condotte che nelle cifre appaiono del tutto immotivate», hanno detto), anche FdI prepara un documento: «Stiamo redigendo l'esposto sulle spese di Marino da consegnare alla Procura. Ci siamo insospettiti perché da luglio a settembre 2013 c'è stato un aumento del plafond della sua carta di credito comunale: da 10 mila a 50 mila euro».
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Ottobre 2015, 08:57
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