Mafia Capitale, indagini su tutti gli appalti.
Orfini: "Ora ripuliamo il Pd romano"

Mafia Capitale, indagini su tutti gli appalti. ​Orfini: "Ora ripuliamo il Pd romano"

di Paola Lo Mele
Una commissione di tre persone nominata dal prefetto di Roma accederà agli atti del Comune con poteri di accertamento. Questa la linea scelta dal ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo la maxi inchiesta su una holding mafiosa nella Capitale.





Una scelta di cui Ignazio Marino si è detto soddisfatto: «Il mio compito è amministrare al meglio una città che ho ereditato con un debito enorme. Non sono e non ho gli strumenti per fare lo Sherlock Holmes de' noantri. Auspico che l'azione del prefetto sia la più incisiva possibile in modo che, se ci sono altre persone che devono andare in prigione, ci vengano portate al più presto». Il primo cittadino ha suggerito al prefetto Pecoraro di inserire nella task force anche uno dei funzionari del Ministero dell'Economia che hanno già scandagliato i conti del Comune all'inizio della consiliatura: «Abbiamo pensato che a garanzia della città serva un'azione simile, ma molto più approfondita, a quella che io chiesi appena insediato al Mef chiedendo che i suoi ispettori venissero in Campidoglio», ha spiegato.



E Pecoraro non ha escluso l'ipotesi: «Riferirò al ministro. Gli altri due saranno di carriera prefettizia: un prefetto e un viceprefetto, esperti in appalti». Il prefetto ha sottolineato che «non si tratta di un commissariamento. I funzionari accederanno ad alcuni atti del Comune e dei municipi. Il sindaco ha offerto grande collaborazione e quindi mi auguro che questo lavoro possa iniziare già nei prossimi giorni».



A supportare il lavoro della commissione, che opererà per tre mesi (rinnovabile per una sola volta) ci sarà un nucleo di esperti della forze di polizia. Ieri Marino ha incontrato anche il neo commissario dei dem di Roma Matteo Orfini che ha annunciato per il partito della capitale «un commissariamento non breve, per ricostruirlo. Da anni - ha detto senza mezzi termini - era ostaggio di gruppi dirigenti che pensavano più alle guerriglie di potere e di corrente piuttosto che occuparsi dei problemi città: questo rende un partito più permeabile. Marino è un buon sindaco, dalle carte dall'inchiesta emerge che è un nemico della criminalità organizzata e della mafia. Dobbiamo ripartire da qui - ha esortato - e ripulire il necessario anche a casa nostra, nel Pd. Abbiamo commissariato il partito per questo, abbiamo azzerato tutto quello che c'era da azzerare». E oggi pomeriggio si parte, anzi «si riparte», dalla base, dal Laurentino 38 dove proprio Orfini, insieme al sindaco, ha organizzato un’assemblea aperta alla città.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Dicembre 2014, 08:08
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