Esposito boccia il Grab: "Il progetto
non va bene, è da rivedere". Ecco perché

Esposito boccia il Grab: "Il progetto ​non va bene, è da rivedere". Ecco perché

di Valeria Colli
Il progetto del Grab, ovvero il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, non vedrà la luce con l'inizio del prossimo Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. Anzi, dovrà essere completamente «rivisto».



Ad annunciarlo ieri è stato proprio l'assessore alla Mobilità capitolina Stefano Esposito, dopo un incontro avuto con delle associazioni di ciclisti: «Il Grab, così come è stato raccontato, ha dei seri problemi - queste le sue parole - uno su tutti quello che dovrebbe passare all'interno di alcune ville storiche che, come sappiamo, a determinati orari chiudono, cosa che renderebbe il Grab un percorso “a tempo”. Intendo quindi (ed in tal senso ho dato indicazioni agli uffici) rivedere la progettazione e averne una di qualità: non mi interessa 'vendermi' la realizzazione di un Grab fatto con due strisce per terra. Voglio che i ciclisti possano pedalare in sicurezza e non mi importa di quello che dicono le associazioni».



Realizzare il Grande Raccordo delle Biciclette «entro dicembre è impossibile, ma lo sarebbe stato anche se non avessimo deciso di rifare il progetto. Ci vorrà un po' di tempo». L'intenzione del Campidoglio resta quella di portare al termine il progetto ma con degli aggiustamenti necessari a renderlo davvero utile alla città. Ma, dopo le dichiarazioni di Esposito, le polemiche non si sono fatte attendere e sotto i riflettori è finito lo stato delle infrastrutture per le biciclette, tanto care al sindaco-ciclista Ignazio Marino. «Dopo quasi tre anni di promesse e annunci sulla mobilità sostenibile - ha puntato il dito Fabrizio Ghera (Fdi-An) - la realtà è che le piste ciclabili di Roma sono ancora in un evidente stato di abbandono».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Settembre 2015, 08:54
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