Italicum, scontro tra Renzi e la minoranza Pd:
da Bersani alla Bindi, 'epurati' 10 dissidenti

Italicum, scontro tra Renzi e la minoranza Pd: da Bersani alla Bindi, 'epurati' 10 dissidenti

di Margherita Ossoli
E' ora dello sprint finale sull'Italicum. «Vediamo il traguardo dell'ultimo chilometro. Lo faremo sui pedali e a testa alta» dice sicuro Matteo Renzi.



Proprio per non trovare intralci, il premier-segretario ha deciso di sostituire i dieci membri della minoranza Pd presenti in commissione Affari costituzionali alla Camera. Da Pier Luigi Bersani a Gianni Cuperlo, da Rosy Bindi a Alfredo D'Attorre. Si tratta, sottolineano fonti Pd, di una sostituzione non definitiva ma valida solo per l'esame dell'Italicum. «Una decisione grave», commenta Stefano Fassina. Così però non ci sarà il pericolo che l'Italicum cambi in commissione dove oggi verranno votati 97 emendamenti e, una volta giunto in aula, il governo potrà mettere la fiducia.



«La fiducia sarebbe uno strappo serio», avverte Gianni Cuperlo. I ribelli potrebbero decidere di non presentarsi in aula. Con un accordo con Forza Italia, Lega e Cinque stelle, basterebbero una cinquantina di deputati dem fuori dall'emiciclo per far saltare il numero legale. Ma in soccorso al governo potrebbero arrivare i voti dei deputati vicini a Verdini che in molti danno ormai in procinto di abbandonare Forza Italia per formare un nuovo gruppo pronto a fornire appoggio esterno al premier.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2015, 14:23
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