Milano, uccise un tassista dopo una lite
per il traffico: condannato a 10 anni -Foto
di Benedetta Dalla Rovere
A scatenare l’ira del 48enne la mancata precedenza sulle strisce non data dal taxi mentre attraversava con la compagna incinta di 9 mesi. Righi ha reagito d’impulso, scagliando una confezione di bottiglie d’acqua minerale contro la macchina e colpendo lo specchietto. Quando Famoso è sceso dal taxi, l’uomo gli ha gettato le bottiglie contro il volto. Il tassista si è sbilanciato, è caduto a terra sbattendo la testa prima sulla ruota di scorta di un suv e poi sull’asfalto ed è morto dopo due giorni di coma. Righi, dopo aver visto crollare a terra Famoso, non si è fermato a soccorrerlo e si è dileguato con la compagna. Solo le testimonianze dei commercianti della zona, che avevano assistito al litigio e lo conoscevano, hanno permesso alla polizia di identificarlo e arrestarlo il giorno seguente.
Il 27 febbraio scorso, il gip Gianfranco Criscione aveva disposto la scarcerazione di Righi (che da allora è agli arresti domiciliari) riqualificando il reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale.
I giudici hanno riconosciuto provvisionali di risarcimento alla moglie della vittima per 100mila euro, ai due figli per 80mila euro a testa e ai due fratelli di Famoso 30mila euro ciascuno. Alla Asl di Milano è andato un risarcimento di 12mila euro.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Novembre 2014, 09:31
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