Mense scolastiche, il M5S risolve il caso:
"Pranzo da casa per chi non può pagare"

Mense scolastiche, il M5S risolve il caso: ​"Pranzo da casa per chi non può pagare"

di Elisa Straini
La “schiscetta” come alternativa alla mensa scolastica se non ci sono i soldi per pagarsela. Il caso della scuola di Corsico e dei pasti sospesi dal Comune per gli alunni con genitori morosi è arrivato ieri in Consiglio regionale e dopo un lungo dibattito l'Aula ha approvato una mozione del M5S, condivisa anche dal centrodestra (Fratelli d'Italia astenuto).


La richiesta è che la giunta, anche se non può intervenire direttamente in materia, si attivi perché nelle scuole della Regione ci sia la possibilità di «scegliere se usufruire del servizio mensa oppure permettere di portare il pasto da casa, facendone un momento di reale educazione alimentare anche per le famiglie». Secondo i grillini infatti «è necessario garantire che i bambini possano pranzare a scuola, che non esistano discriminazioni tra chi usa la mensa e chi non può permettersela, ma che sia anche permesso alle famiglie di scegliere autonomamente quale opzione corrisponda meglio alle sue condizioni».

La possibilità di portarsi il pranzo, inoltre, ha sostenuto la consigliera Paola Macchi, sarebbe utile anche «quando il menù della mensa non è gradito». Critico sulla soluzione il Pd con il consigliere Fabio Pizzul che invita la Regione «a coordinare e diffondere le buone pratiche ed evitare invece le strumentalizzazioni». Sul caso, ieri - bocciata dall'Aula - c'è stata anche la mozione presentata da Umberto Ambrosoli (Patto Civico) che chiedeva alla Regione di fare in modo di evitare discriminazioni fra i bambini e di trovare con il Comune soluzioni per recuperare le rette non pagate.

Elogi invece per il sindaco di Corsico Filippo Errante da parte di Giulio Gallera (FI) e Riccardo De Corato (Fdi) secondo cui il primo cittadino che ha sospeso il servizio mensa «dovrebbe essere premiato». «L'importo dei debiti – ha ricordato De Corato - era di 1.227.000 euro». Intanto l'assessore all'Istruzione Valentina Aprea annuncia una lettera al ministro Giannini per chiedere meno “rigidità” sulla questione mense.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2016, 10:05
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