Lombardia, da domenica rincari per i treni:
ira dei pendolari contro la decisione della Regione

Lombardia, da domenica rincari per i treni: ira dei pendolari contro la decisione della Regione

di Alessandro Franzi
Scattano da domenica i rincari delle tariffe del trasporto pubblico locale, dalla Giunta regionale lombarda per far fronte ai tagli dei trasferimenti dal Governo. Meno risorse per 50 milioni di euro significheranno un aumento medio del 4% dei costi per i pendolari che usano il treno.



Sulla rete di Trenord, la società partecipata dalla stessa Regione, il rincaro varia a seconda della fascia chilometrica. Per fare qualche esempio: fra i 51 e i 60 chilometri di distanza, come fra Milano e Bergamo, il biglietto singolo di 5,30 euro salirà dal primo febbraio a 5,50 euro, l'abbonamento mensile da 85 a 88 euro, quello annuale da 816 a 849 euro. Per tratte più lunghe, come la Milano-Mantova che è nella fascia 141-160 chilometri, si passerà rispettivamente da 11 a 11,50 euro, da 114 a 118 euro, da 1091 a 1135 euro.



I comitati dei pendolari hanno già iniziato a protestare. E con loro le opposizioni alla Giunta di Roberto Maroni. «L'aumento degli abbonamenti - ha detto il consigliere regionale Agostino Alloni, del Pd - è totalmente ingiustificabile a fronte di un servizio ferroviario totalmente fuori controllo tra continui ritardi e soppressioni e problemi con l'erogazione del bonus. Ora si dovrà pagare di media dai due euro in più per gli abbonamenti mensili ai 30 euro in più per quelli annuali, una beffa».



Per Iolanda Nanni, del Movimento 5 Stelle, «ci vuole coraggio a deliberare l'aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti ferroviari, dopo che dati alla mano il servizio ferroviario regionale ha subito un preoccupante e progressivo peggioramento con una continua rotazione di assessori regionali ai Trasporti, tre in soli due anni».



All'assessore in carica, Alessandro Sorte, di Forza Italia, è toccato in questi giorni di respingere le critiche: «Se non ci fosse stata la Regione, l'aumento sarebbe stato del 25%, per colpa del Governo Renzi. Noi siamo riusciti a mettere una pezza».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Gennaio 2015, 09:11
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