Catania, rapina in villa, sotto choc i vicini:
"Abbiamo consolato un'assassina"
«Mio padre - dice - non è in casa e mia madre non se la sente di rilasciare interviste. Oggi i miei genitori stanno peggio di ieri». La ragazza non vuole dare il suo nome ma racconta che in famiglia non hanno dormito e che la madre è molto scossa «stamane si è accorta che ieri ha consolato l'assassina». La donna spiega che i suoi genitori erano in buoni rapporti con i coniugi Longo.
«Il marito aveva tre cani - racconta - e nel periodo invernale, quando noi non ci siamo, portava da mangiare pure al nostro. Certo era strano che nessuno dei cani quella notte avesse abbaiato. Qui la strada è trafficata sia di giorno che di notte e i cani abbaiano anche quando passa qualcuno a piedi». La ragazza racconta anche di litigi avvenuti in passato tra i coniugi Longo.
«Alfio era un tipo magro e alto, faceva l'elettricista. Ogni tanto prendeva qualche lavoretto. È stato lui a montare il campanello al nostro cancello. Si sentivano spesso con i miei genitori, abitiamo qui da 27 anni. Insieme frequentavano una comunità: i Longo hanno otto tra fratelli e sorelle. Spesso ricevevano parenti».
Arriva la madre insieme con un altro figlio: «Sono troppo scossa per parlare - spiega -. Dopo venti anni di matrimonio se non si va d'accordo è meglio dare un taglio netto... non si finisce mai di conoscere le persone. Vorrei andarmene da qui e non vedere più quella villa. Se volete vi porto acqua, un caffè, ma niente interviste».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Agosto 2015, 20:22