Travestirsi e nominare i genitali:
ecco il "gioco del rispetto" negli asili

Travestirsi e nominare i genitali: ecco il "gioco del rispetto" negli asili
TRIESTE - Scoppia la polemica sul "Gioco del rispetto - Pari e dispari" sostenuto dal Comune al fine di favorire il rispetto tra i generi. Quarantacinque le strutture che hanno finora aderito al progetto. Si tratta di un kit ludico didattico che ha avuto una prima edizione sperimentale nel 2013.



Ad un gruppo di genitori, però, questo gioco non piace affatto in quanto prevede una serie di attività per cui i bambini possono esplorare i corpi dei loro compagni, ascoltare il battito del cuore a vicenda o il respiro. Ma non è tanto questo a far strabuzzare gli occhi ad alcune mamme e ad alcuni papà quanto la possibilità data ai bimbi di nominare i genitali maschili e femminili, sempre nell'ottica di riconoscere le differenze fisiche che li contraddistinguono, e di travestirsi indossando vestiti diversi dal loro genere di appartenenza e giocare così abbigliati.



Ne dà notizia il quotidiano locale. Ad intervenire per rassicurare i famigliari è il vicesindaco Fabiana Martini che parla di "preoccupazioni infondate" e di una "autorizzazione scritta". Il vicesindaco fa notare che i genitori erano al corrente del progetto e che sono state fatte tutte le necessarie riunioni informative. «Il “Gioco del rispetto” - precisa - non affronta né i temi della sessualità, né quelli dell’affettività. Tra le proposte di gioco non ce n’è nessuna che riguardi l’educazione sessuale, né si toccano i temi dell’omosessualità. Qualsiasi tentativo di attribuire malizia a questa proposta è fuori luogo».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Marzo 2015, 13:37