Sarah Scazzi, pene confermate: ergastolo
per Cosima e Sabrina, 8 anni a zio Michele -Foto

Sarah Scazzi, tutto confermato: ergastolo per Cosima e Sabrina. Otto anni a zio Michele, urla dai balconi: "Assassino"

di Stefania Cigarini
ROMA - Omicidio volontario, soppressione di cadavere, concorso in sequestro di persona: la corte d’Appello di Taranto - con sentenza delle 20,28 di ieri, dopo tre giorni di camera di consiglio - ha confermato l’ergastolo per Sabrina Misseri e la madre, Cosima Serrano, cugina e zia della 15enne Sarah Scazzi strangolata e gettata in un pozzo di Avetrana il 26 agosto 2010.





Michele Misseri, marito e padre delle omicide, zio della vittima, ha visto ribadita la pena: otto anni per soppressione di cadavere. L’uomo si accusò per primo del brutale assassinio, adducendo scopi abbietti, salvo poi ritrattare con progressive e diverse versioni.







È stata una fase processuale di secondo grado dibattuta, tesa, a tratti dura nel confronto tra pg e difesa, fino alla conferma delle pene per un delitto che è stato tra le più brutte storiacce italiane. Un misto di sottoculture, di sogni di provincia malati, di indicibili moventi - la gelosia rispetto alla ragazzina in fiore - e torbidi intrecci familiari.



Sono sorelle Cosima e Concetta Serrano, omicida la prima, madre della vittima la seconda. Sono fratello e nipote di Michele, Carmine Misseri (5 anni e 11 mesi, rispetto ai 6 anni in primo grado) e Cosmo Cosma (morto nel 2014), condannati per aver aiutato il parente a far sparire il cadavere di Sarah. Confermate, con leggeri sconti, le condanne per imputati minori come l’ex avvocato di Sabrina, Vito Russo junior, e Giuseppe Nigro. Assolti Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano. Alla lettura della sentenza non erano in aula i familiari di Sarah; mentre Sabrina ha pianto, la madre Cosima e il padre Michele sono rimasti impassibili. Fuori dal tribunale si sono sentiti insulti nei confronti dei tre condannati.



«Siamo soddisfatti, l’impianto accusatorio ha retto, ma non si esulta quando ci sono gli ergastoli» ha detto il procuratore generale, Ciro Saltalamacchia. «Una convinzione basata su indizi fuorvianti. Speriamo di trovare a Roma un giudice terzo» ha dichiarato l’avvocato Luigi De Iaco, codifensore di Cosima riferendosi all’intenzione di ricorrere in Cassazione.



LE TAPPE Ecco le tappe principali dell'inchiesta per l'uccisione di Sarah Scazzi, sino ai due processi.

26 agosto 2010. Sarah Scazzi esce da casa ad Avetrana (Taranto) per recarsi al mare con la cugina Sabrina Misseri. Scompare nel nulla.

6 ottobre 2010. Michele Misseri confessa di aver ucciso Sarah, strangolandola, e fa ritrovare i resti del corpo in un pozzo nelle campagne di Avetrana.

15 ottobre 2010. Michele Misseri chiama in correita' nel delitto la figlia Sabrina, che finisce in cella.

5 novembre 2010. Michele Misseri accusa la figlia Sabrina di aver ucciso Sarah.

19 novembre 2010. Nell'incidente probatorio Michele Misseri conferma le accuse del 5 novembre nei confronti della figlia.

Dicembre 2010. Michele Misseri comincia a scrivere lettere, sostenendo che ha fatto tutto lui, dal delitto alla soppressione del cadavere.

23 febbraio 2011. I carabinieri arrestano Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri, per concorso in soppressione di cadavere.

10 marzo 2011. Il Tribunale del Riesame scarcera Carmine Misseri e Cosimo Cosma.

26 maggio 2011. Viene arrestata Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e madre di Sabrina. È accusata di concorso in omicidio e sequestro di persona. Analogo provvedimento viene notificato a Sabrina in carcere.

30 maggio 2011. Michele Misseri viene scarcerato. Ora è accusato solo di soppressione di cadavere.

1 luglio 2011. La Procura chiude le indagini preliminari.

29 agosto 2011. Dinanzi al gup comincia l'udienza preliminare, che si chiuderà con nove rinvii a giudizio, tre assoluzioni e un proscioglimento.

10 gennaio 2012. Comincia il processo dinanzi alla Corte di Assise di Taranto.

20 aprile 2013. Dopo cinque giorni di camera di consiglio, la Corte di Assise emette la sentenza: ergastolo per Cosima e Sabrina (omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere), otto anni a Michele Misseri, sei anni a Carmine Misseri e Cosimo Cosma (morirà il 7 aprile 2014, ndr), due anni all'ex legale di Sabrina, Vito Russo Junior. Condannati per favoreggiamento a pene comprese tra un anno e un anno e quattro mesi altri quattro imputati.

14 novembre 2014. Dinanzi alla sezione distaccata di Taranto della Corte di assise di appello di Lecce, inizia il processo di secondo grado. Durerà otto mesi.

27 luglio 2015. La Corte d'assise d'appello di Taranto conferma la condanna all'ergastolo per Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri.





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+++FLASH NEWS+++#SarahScazzi, tutto confermato: ergastolo per Cosima e Sabrina, 8 anni a Michele Misseri Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Lunedì 27 luglio 2015




Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Luglio 2015, 13:48
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