Gabriella muore a 20 anni dopo l'aborto:
rissa tra parenti in ospedale a Napoli

Muore a 20 anni dopo l'aborto: rissa tra parenti in ospedale

di Antonio Caperna
Ancora una morte e questa volta la tragica notizia arriva dall’ospedale Cardarelli di Napoli, dove una ragazza di venti anni è deceduta in seguito a una interruzione volontaria di gravidanza, probabilmente a causa di una emorragia.


I familiari della vittima hanno denunciato l’accaduto alla polizia dopo aver tentato di aggredire i medici del reparto di ginecologia del nosocomio partenopeo. Intanto la salma e la stessa cartella clinica sono stati sequestrati. «Disporremo un’inchiesta interna - ha detto il dott. Franco Paradiso, direttore di presidio dell’ospedale - ma la rianimazione ha già chiesto l’esecuzione di un’autopsia per ricostruire l’accaduto. Durante l’intervento la paziente ha avuto un’emorragia. Le è stata praticata una trasfusione con quattro sacche di plasma e sono stati eseguiti accertamenti per verificare l’esistenza di problemi determinati dall’intervento, ma non è emerso nulla. La giovane ha avuto uno shock ipovolemico ed è morta alle 15. A un primo esame le procedure sembrano state corrette. Comunque - ha concluso il direttore - attendiamo il sequestro della cartella clinica e l’effettuazione dell’autopsia».

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto l’invio di ispettori. Proprio l’emorragia è al primo posto tra le cause di mortalità materna diretta, secondo il sistema di sorveglianza coordinato dall’Iss e che ha coinvolto 6 regioni. Al secondo posto ci sono disturbi ipertensivi, poi il tromboembolismo. Nelle cause di morte indiretta i fattori cardiovascolari, cerebrovascolari e i tumori. In totale la stima è di dieci decessi ogni centomila nati vivi. La drammatica notizia di Napoli arriva nel giorno in cui la task force ministeriale ha depositato la relazione preliminare su quanto accaduto nelle scorse settimane alle strutture ospedaliere S.Anna di Torino, G. Fracastoro di San Bonifacio, San Bassiano di Bassano del Grappa e agli Spedali Civili di Brescia. Criticità organizzative, cliniche e nella gestione dell'emergenza sono emerse nelle strutture ad eccezione di Torino. Le valutazioni preliminari sono state effettuate in base all'analisi della documentazione immediatamente disponibile, alle testimonianze raccolte dal personale medico e dai racconti dei familiari delle persone decedute.
++++FLASH NEWS++++Ragazzina 17enne muore dopo l'aborto: rissa tra parenti in ospedale Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 12 gennaio 2016

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2016, 09:31
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