L'afa e il maltempo uccidono: tre morti.
Tromba d'aria devasta il Veneto -Foto/Video

Tromba d'aria devasta il Veneziano: un morto e gravi danni
Il caldo afoso ha mantenuto oggi temperature elevate in tutta Italia fino a far registrare anche due decessi: un 77enne morto in spiaggia in Sardegna e un 48enne deceduto mentre pescava nel veronese.



Ma anche l'arrivo del maltempo al nord, che spazza via la canicola, ha fatto vittime, nel veneziano, dove una violentissima tromba d'aria ha colpito la zona tra Dolo e Mira uccidendo una persona, al volante di un'auto sollevata e schiacciata a terra, e ferendone un'altra decina. Una cinquantina le case scoperchiate o danneggiate.







DUE MORTI PER L'AFA In Sardegna Antonio Serra, pensionato di Elmas, oggi è stato colto da un malore legato anche alle alte temperature mentre si trovava in spiaggia a Flumini di Quartu, nel cagliaritano. L'uomo si è accasciato sulla sabbia. I medici, prontamente accorsi con un'ambulanza, hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Negli ultimi giorni, fa sapere il 118, sono aumentati gli interventi per malori, molti dei quali vedono protagonisti gli anziani. Ieri il ritrovamento in casa, a tre giorni dal decesso, di un 79enne di Lanusei stroncato dall'afa killer.



In Sardegna oggi in alcune zone come la provincia di Nuoro, la temperatura ha superato i 40 gradi provocando decine di chiamate al 118. Un colpo di calore è stato invece fatale a un romeno di 48 anni morto ad Albaredo d'Adige (Verona). L'uomo assieme a un amico stava pescando sulla riva del fiume quando si è sentito male. I soccorsi da parte dei carabinieri e di un elicottero non hanno potuto evitare l'arresto cardiaco del pescatore. Il romeno è la seconda vittima del caldo nel veronese. Un suo connazionale era spirato qualche giorno fa al termine del lavoro sui campi a Belfiore.



CALDO TORRIDO IN TUTTA ITALIA Il caldo torrido non ha riguardato solo Sardegna e Veneto. In Piemonte il 6 luglio sono stati raggiunti i 28.2 gradi, appena un grado in meno rispetto al record, 29.2, dell'11 agosto 2003, il giorno più caldo da quando si fanno le misurazioni. Ma le 'notti tropicali' - rivela il rapporto Arpa - sono state più bollenti rispetto a 12 anni fa: la media delle minime è stata di 22.7 gradi, 26.8 a Torino. Intanto con il caldo record 'volano' i consumi di elettricità, che ieri, in base a quanto comunica Terna, hanno segnato il nuovo record assoluto con 56.883 megawatt. Il valore è stato registrato in una giornata con temperature massime più alte di oltre 5 gradi rispetto allo stesso periodo del 2014. Il precedente picco era stato toccato il 17 dicembre 2007 (56.822 MW), mentre il nuovo record supera anche di 5.333 megawatt la punta di domanda del 2014 (51.550 MW, 12 giugno), un dato pari a oltre 2,5 volte il consumo di una grande città come Roma.



Il fattore che ha innescato l'impennata dei consumi, spiega Terna, è l'ondata di caldo torrido che sta attraversando l'Italia in questi giorni, spingendo all'utilizzo massiccio dei condizionatori d'aria e delle apparecchiature refrigeranti. Per avere un'idea dell'impatto delle temperature sui consumi, ad ogni grado in più sopra i 25 gradi, i tecnici stimano un aumento della domanda elettrica tra gli 800 e i 1.000 megawatt. E per quanto riguarda i blackout, a Milano oggi la A2A, sollecitata anche dal sindaco Giuliano Pisapia, ha chiesto scusa per le interruzioni di questi giorni, «dovute all'aumento dell'uso dell'energia elettrica», annunciando di aver potenziato tecnici e call center e che «la situazione è in via di soluzione».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Luglio 2015, 11:06