Orafo ucciso con un colpo di pistola in testa:
"Rapina finita male". I dubbi dei carabinieri

Un uomo è morto nella sua villa di Santo Stefano Roero, nel Cuneese, in quello che sembrerebbe un tentativo di furto. La moglie ha raccontato ai carabinieri di una colluttazione con una persona, sorpresa a rubare, nel corso della quale sarebbe partito un colpo di pistola che ha colpito la vittima alla testa. Il racconto è al vaglio dei militari.



Nella colluttazione in cui è morto l'imprenditore di 65 anni sarebbe stato sparato almeno un colpo di pistola. L'uomo è deceduto poco dopo l'arrivo del 118. Il malvivente potrebbe non avere agito da solo. Nella zona sono stati allestiti posti di blocco dai carabinieri dell'Arma, che effettuano le indagini coordinati dalla procura di Asti. Sul luogo del delitto è atteso l'arrivo del magistrato di turno.



ERA UN ORAFO Era un orafo in pensione, Patrizio Piatti, 65 anni, l'uomo ucciso questa mattina in un tentativo di rapina nella sua villa di frazione Capelli, al confine tra Santo Stefano e Monteu Roero, nelle Langhe Cuneesi. L'uomo, che aveva ancora una piccola attività orafa a Torino, avrebbe incrociato i malviventi al piano terra della villetta. Dai primi rilievi dell'Arma, sarebbero stati esplosi diversi colpi di pistola, come hanno riferito ai militari dell'Arma anche alcuni vicini di casa. Uno solo quello andato a segno, che ha colpito alla testa la vittima senza lasciargli scampo.



NEGOZIO CHIUSO È rimasto chiuso, questa mattina, il laboratorio orafo di Patrizio Piatti, l'uomo di 65 anni ucciso nella sua villa di frazione Capelli, tra Santo Stefano e Monteu Roero, nelle Langhe Cuneesi, in quella che al momento ha i contorni di un tentativo di furto finito male. Secondo il racconto della moglie della vittima ai carabinieri, che stanno ora vagliando la sua ricostruzione, il marito si stava preparando per andare al lavoro, quando al piano terreno della villa ha sorpreso i ladri - probabilmente due malviventi. Il padrone di casa non avrebbe esitato ad affrontarli e, nella colluttazione, sarebbero partiti alcuni colpi di pistola. Uno quello che ha raggiunto alla testa la vittima, senza lasciargli scampo. Piatti, che era in pensione, gestiva con un socio il laboratorio orafo torinese di via Rossana 24, nel quartiere popolare di Borgo San Paolo.



I CARABINIERI NON SONO CONVINTI I carabinieri che indagano sull'omicidio di Patrizio Piatti stanno ascoltando la moglie, Maddalena, 63 anni, negli uffici della caserma di Canelli.
La donna, unica testimone, ha riferito ai militari di un tentativo di rapina finito male. La versione non convince però del tutto i carabinieri. In primo luogo perchè dall'abitazione, una villetta tra Santo Stefano e Monteu Roero, non è stato portato via nulla. L'omicidio a quanto appreso, è inoltre avvenuto poco prima delle 7, quando l'uomo era solito recarsi al lavoro nel laboratorio orafo che gestiva a Torino con un socio. Il delitto sarebbe avvenuto nel garage al piano terra della villetta, dove i malviventi hanno sorpreso l'uomo come se lo stessero aspettando.

Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2015, 17:54