QN: "Il Papa ha un tumore". Il Vaticano nega.
E il medico giapponese è indagato a Salerno

QN: "Il Papa ha un tumore". Il Vaticano nega. E il medico giapponese è indagato a Salerno
Papa Francesco ha una "piccola macchia scura nel cervello", un piccolo "tumore curabile". L'indiscrezione è del Quotidiano Nazionale, in prima pagina. Il quotidiano parla di una visita in incognito fatta da Jorge Mario Bergoglio qualche tempo fa in una piccola località della Toscana, con lo scopo di consultare un medico giapponese, specialista di fama mondiale in questo tipo di malattie. Il luminare lo avrebbe però rassicurato: non c'è alcun bisogno di un intervento.



LA SMENTITA - La Sala Stampa della Santa Sede ha subito smentito. Il portavoce, padre Federico Lombardi: "Il Papa sta svolgendo come sempre la sua attività intensissima. La diffusione di notizie infondate è gravemente irresponsabile e non è degna di attenzione. La notizia è totalmente falsa. Sta bene e lo ha confermato lui stesso". Si fa largo l'ipotesi di un complotto; la battaglia si sta trasferendo sempre più in campo mediatico, nell'intento di indebolire la potenza riformatrice del pontefice argentino.



LA VISITA - “Il Papa sta svolgendo come sempre la sua attività intensissima. La diffusione di notizie infondate è gravemente irresponsabile e non è degna di attenzione. Non ha ricevuto alcuna visita medica”, afferma all’ANSA il portavoce vaticano padre Federico Lombardi. Ma di che visita si tratterebbe? Papa Bergoglio, secondo quanto scrive Qn, si sarebbe recato alcuni mesi fa alla clinica San Rossore di Barbaricina, nei pressi di Pisa, dove l’elicottero papale sarebbe stato visto atterrare. Sarebbe stato in quella occasione che il Papa è stato visitato dal professore Takanori Fukushima, esperto in tumori al cervello e aneurismi, riportando una prognosi in base alla quale non sarebbe necessario un intervento chirurgico. “Non dovrebbe essere necessario alcun tipo di intervento. Quella macchia – scrive il quotidiano, riportando le parole di un componente dello staff della clinica - quel piccolo tumore si può curare”.



IL MEDICO - Fukushima è docente di Neurochirurgia al Duke University Medical Center e alla West Virginia University Medical Center. Settantatré anni, specializzato in neurochirurgia da trentacinque, Takanori Fukushima è stato protagonista e divulgatore delle più innovative tecniche chirurgiche in neurochirurgia, oggi operativa alla Casa di Cura San Rossore di Pisa.



IL CASO DI SALERNO - Ma Fukushima è anche protagonista di una recente vicenda giudiziaria relativa all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno: risulta infatti indagato insieme ai due medici dell’Azienda ospedaliera universitaria e il chirurgo Gaetano Liberti. L’inchiesta ha preso le mosse dalla denuncia di un parente di un paziente, secondo cui sarebbe stata pagata una mazzetta per accelerare i tempi dell’intervento chirurgico scavalcando le liste d’attesa. Ipotesi sulla cui fondatezza stanno ora investigando i militari nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri, coordinato dal colonnello Pini. Nel corso delle indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo di Salerno negli ultimi mesi, sono emerse una serie di irregolarità a carico del guru giapponese e del suo braccio destro, nonché responsabile della Fondazione Fukushima Brain, Gaetano Liberti. Sarebbero state trovate alcune tracce di pagamenti a nero effettuati a favore dei due luminari della neurochirurgia che operano in Toscana. L'attenzione degli investigatori è concentrata proprio su quelle liste e su quei pazienti che sono stati «scavalcati» sulla base dell’accordo tra il guru Takanori Fukushima e il primario Luciano Brigante. Le ipotesi accusatorie a carico degli indagati potrebbero dunque aggravarsi relativamente ad alcuni casi: non soltanto concussione, per aver «favorito» quanti decidevano di pagare per avere l’intervento in tempi rapidi, ma anche omicidio colposo o morte cagionata da altro reato se dovessero emergere casi di persone decedute mentre attendevano il proprio turno (poi scavalcato da altri) in lista d’attesa.



LA CASA DI CURA - «Fukushima è un grande chirurgo, ha una mano precisissima ed è il migliore al mondo nel suo campo capace di intervenire e risolvere anche i casi più disperati». Lo ha detto Abdel Haq Basem, cardiologo della casa di cura di San Rossore a Pisa commentando la notizia dell'equipe pisana che avrebbe diagnosticato un tumore al cervello a Papa Francesco. «Naturalmente auguriamo al pontefice - aggiunge Basem - che tutto possa andare per il meglio. Ma certamente è in ottime mani». Basem ha poi ricordato che «Fukushima collabora con la clinica da 4-5 anni, viene qui ogni tre-quattro mesi per operare pazienti che vengono preparati dall'equipe che qui si avvale anche della competenza del professor Gaetano Liberti, il più stretto collaboratore del chirurgo giapponese».



STAFF FUKUSHIMA RIBADISCE, "MAI VISITATO NÈ CURATO PONTEFICE" Lo staff del dottor Takanori Fukushima conferma che il neurochirurgo non ha mai visitato nè curato il Pontefice. «Non ha mai valutato medicalmente né trattato Papa Francesco». Lo dichiara all'AdnKronos Salute Lori Radcliffe, stretta collaboratrice del luminare giapponese Takanori Fukushima al Carolina Neuroscience Institute americano. «Gli ha stretto la mano fuori dal Vaticano in occasione di una udienza generale», afferma. Un incontro «nella piazza con centinaia di migliaia di altre persone», aggiunge Radcliffe, precisando che Fukushima non rilascerà alcuna nota ufficiale in merito a questa vicenda.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Ottobre 2015, 09:12