Norman Atlantic, tra gli 11 morti due camionisti napoletani: il terzo è disperso

Norman Atlantic, 11 morti: almeno due italiani, sono camionisti, il terzo è disperso. A brindisi la nave con 200 naufraghi
La tragedia della Norman Atlantic, che a ora conta 11 decessi, colpisce direttamente Napoli. Due camionisti partenopei - secondo quanto si apprende - sono morti nel terribile rogo della nave ed un altro è disperso. I tre camionisti sono dipendenti della ditta Eurofish. A riconoscere i corpi i familiari.



I tre napoletani stavano portando a termine un trasporto di pesce per i cenoni di Capodanno. Questi i loro nomi: Giovanni Rinaldi 34 anni (viveva a Sirignano nell'Avellinese) originario di Torre del Greco, Carmine Balzano 55 anni, disperso, originario di Napoli e Michele Liccardo 32 anni originario di Villaricca. Tutti sposati e con figli. Morti due soccorritori albanesi. Nelle operazioni di traino del relitto, sempre più complicate per la burrasca che si è scatenata nell’Adriatico meridionale hanno perso la vita altri 2 marinai albanesi: il cavo d’acciaio che avevano legato alla nave s’è spezzato e investendo il rimorchiatore li ha uccisi sul colpo.



I tre napoletani stavano portando a termine un trasporto di pesce per i cenoni di Capodanno. Questi i loro nomi: Giovanni Rinaldi 34 anni originario di Torre del Greco, Carmine Balzano 55 anni originario di Napoli e Michele Liccardo 32 anni originario di Villaricca. Tutti sposati e con figli.



I tre napoletani erano dipendenti della società EuroFish il cui amministratore, Pietro Avolio, è anche presidente del consorzio ittico napoletano. Avolio in queste ore è in viaggio verso Brindisi per l'identificazione dei tre cadaveri che si trovano a bordo della nave della Marina San Giorgio. I tre camionisti napoletani lavorano presso la sede di Mugnano della Eurofish, società con sedi a Napoli, Volla, Mugnano e in Spagna. Gli uomini della Capitaneria avrebbero mostrato ai parenti dei trasportatori le foto di due corpi recuperati a poca distanza dal traghetto.







Le vittime. I tre camionisti della EuroFish trasportavano regolarmente i prodotti sulla rotta Igoumenitsa-Bari a bordo dei traghetti della società SuperFast. In questo caso, però, hanno utilizzato la Norman partendo da Igoumenitsa con arrivo ad Ancona per questioni logistiche.



I tre erano partiti in aereo il 26 con destinazione Igoumenitsa, lì hanno trovato i camion, hanno preso la merce (un carico di anguille) e si sono diretti verso il porto per salire a bordo del traghetto. L'arrivo era previsto per il 28 ad Ancona.



La prima dinamica. I due camionisti sarebbero morti per ipotermia. Dopo l'incendio avrebber chiamato Avolio (presidente della società EuroFish) dal gommone di salvataggio. Sarebbero infatti stati tra i primi a fuggire dalla nave. A causa del mare agitato il gommone si è ribaltato, facendo finire i tre in mare; poco dopo la morte per ipotemia. Questa è la ricostruzione più attendibile dei fatti. Al telefono con Avolio i tre hanno raccontato con parole di terrore quei momenti. Poco dopo la tragedia.



Balzano, sposato e con figli, era disoccupato e aveva ottenuto da Eurofish un contratto per un mese; abitava nel centro di Napoli, in salita Vetriera con tre figli e la moglie, che non avrebbe riconosciuto il marito nella foto che le è stata mostrata.



Moglie di un disperso: "Non è il corpo di mio marito". Ma la famiglia di Carmine Balzano avanza qualche dubbio. Al momento risulterebbe essere disperso: i fratelli della moglie Maria hanno infatti forti dubbi che sia lui l'uomo ritratto in una fotografia mostrata per il riconoscimento delle vittime dell'incendio sulla Norman Atlantic. "Mio marito è evangelico, l'uomo mostrato nella foto invece ha un crocifisso al collo", dice la moglie che nella sua casa nei Quartieri Spagnoli, a Napoli, prega con i due figli cercando di appigliarsi all'unica speranza rimasta: "Che mio padre - dice il figlio Luigi - sia stato preso da una nave di passaggo che lo ha salvato".



La San Giorgio con 214 naufraghi a Brindisi. L’altra grande nave militare, il San Giorgio, con a bordo 214 naufraghi, è arrivata nel porto di Brindisi sotto la neve. E’ sempre più misterioso il numero dei dispersi: secondo il procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe, mancano all’appello 179 persone, ma formalmente non tiene conto dei naufraghi ricoverati sulle due motonavi “Spirit of Pyreus” e “Europe Cruise” che stanno dirigendo verso la Grecia. «I conti finali si faranno con calma» ha detto Volpe.



Cargo con centinaia di migranti al largo della Puglia: militari italiani a bordo. Invece si complica la situazione della nave cargo da cui è partito martedì mattina un sos al largo di Corfù, nel mar Jonio. L'imbarcazione Blue Sky M batte bandiera moldova e non dovrebbe trasportare passeggeri. L’sos è stato dato da qualcuno che si trova sulla nave che ha parlato di uomini armati a bordo. Sulla nave ci sarebbero centinaia di migranti, probabilmente di nazionalità siriana. Ora la Blue Sky M si sta dirigendo verso la costa salentina, come conferma la capitaneria di Porto di Gallipoli. Inizialmente il cargo era diretto in Croazia. «Stiamo monitorando la situazione. Mi dicono che a bordo potrebbero esserci 500 persone e che la nave effettivamente sia senza equipaggio. Riteniamo che chi la governava abbia inserito il pilota automatico e poi abbandonato la nave che sta navigando verso le coste della Puglia. Al momento si trova a 15 miglia da Leuca e piano piano si sta avvicinando. Sotto costa risente meno delle correnti. Tenteremo di salirci e prendere il comando», ha spiegato Attilio Maria Daconto a capo della capitaneria di porto di Gallipoli. Il cargo con a bordo centinaia di migranti siriani sta ora facendo rotta verso Gallipoli, dove l'arrivo in porto è previsto intorno all'una di questa notte.
Sulla nave anche una donna incinta, che dopo la rottura delle acque potrebbe partorire a bordo, anche con l'assistenza del personale militare italiano che si trova sul cargo.




San Giorgio: sbarcano i primi naufraghi. I primi naufraghi della Norman Atlantic hanno lasciato nave San Giorgio e hanno potuto riabbracciare i parenti che li attendevano fuori dal terminal del porto di Brindisi, nei pressi della rampa di accesso alla nave. Le operazioni di sbarco procederanno per alcune ore, in attesa anche che vengano ultimati a bordo gli interrogatori da parte degli investigatori. Vicino alla nave si vedono anche i carri funebri con cui dovrebbero essere trasportate a Bari alcune delle salme dell'incidente in mare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Dicembre 2014, 09:32