Caos Napoli, De Magistris sospeso per 18 mesi.
Il sindaco fa ironia: "Sentenza? Salutatemela"

Caos Napoli, De Magistris sospeso per 18 mesi. Il sindaco fa ironia: "La sentenza? Salutatemela"

di Mario Fabbroni
ROMA - Cosa far? Vado a prendermi un bel caff "sospeso". La mette sull'ironico il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, sospeso ieri dall'incarico di primo cittadino in seguito alla condanna per abuso d’ufficio a 15 mesi per l’inchiesta Why Not.





Il provvedimento del prefetto Musolino, anticipato in Aula alla Camera dal ministro Angelino Alfano durante il question time, giunge a poche ore dall’inizio dell’appuntamento internazionale della Bce (la Banca centrale europea) alla Reggia di Capodimonte. Sembra quasi la situazione vissuta nel 1994 da Silvio Berlusconi fresco premier, che ebbe un avviso di garanzia proprio alla vigilia dell’importante vertice G7 in programma a Napoli.



La reggenza dovrebbe andare al vicesindaco Tommaso Sodano, anche lui condannato ma per un reato che non rientra tra quelli che la legge Severino indica per la sospensione dalla funzione o carica.

«Farò il sindaco per strada», aveva minacciato De Magistris attaccando i giudici del Tribunale di Roma che hanno emesso la sentenza di primo grado. Ieri ha rintuzzato con un «salutatemela» la presunta notifica della sospensione. E aggiungendo più tardi: «Contro l’artiglieria pesante, noi opponiamo solo le mani pulite di chi è libero, quindi non consegniamo agli avversari le nostre mosse», alludendo ad un ricorso al Tar per far sollevare la questione di legittimità costituzionale della Severino.



Ma il problema è politico, visto che la sospensione dalla carica di sindaco potrebbe essere vanificata dalla prescrizione del reato, che dovrebbe avvenire nel marzo prossimo. Molto difficile, anzi impossibile, che il processo di secondo grado e poi la Cassazione si concludano entro i termini previsti per evitare la prescrizione. E con la prescrizione, decade la Severino. Insomma, Luigi De Magistris tornerebbe a Palazzo San Giacomo.



Ma Cgil, Cisl e Uil chiedono che Napoli volti pagina: «E' una città illusa, ferita, divisa. Basta con De Magistris». Massimo Paolucci, vicepressidente degli eurodeputati Pd, pretende le dimissioni: «Per il bene della città, bisogna andare il prima possibile al voto». Ma la fine della giunta arancione potrebbe arrivare dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri, dopo la recente approvazione del bilancio comunale.



Un passaggio importante saranno tuttavia le elezioni della Città Metropoiitana (il 12 ottobre), cui sono candidati diversi consiglieri comunali. Ente che - ironia della sorte - dovrebbe essere presieduto proprio da De Magistris, in qualità di sindaco di Napoli.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Ottobre 2014, 09:39
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