Terrorista turco catturato dalla polizia.
Alfano: "Il livello di allerta è altissimo"

Terrorista turco catturato nella notte dalla polizia
VENEZIA - La polizia di Venezia, la scorsa notte ha individuato e catturato un turco destinatario di

un mandato di cattura internazionale per conto della Turchia, dovendo scontare una pena per il reato di terrorismo quale appartenente ad un gruppo armato.

L'extracomunitario alloggiava in un albergo di Mestre.



La polizia di Stato ha fatto sapere che l'individuo «Ha partecipato nel 1994 all'affissione illegale di manifesti

e striscioni nonché al lancio di bottiglie molotov ad Ankara, mentre nel 1995 ha compiuto un attentato negli uffici della banca di Konia Street di Ankara; inoltre è stato indagato per essere ritenuto un

reclutatore per conto della associazione terroristica Dhkp-C».

Si tratta della stessa organizzazione marxista-leninista turca nata nel 1978 e che nei giorni scorsi ha sequestrato il magistrato poi ucciso a Istanbul.



Dopo i controlli, il turco è stato portato in carcere a Venezia.



ALFANO: "ALLERTA ALTISSIMA" «Il livello di allerta è tale che, anche e soprattutto nei giorni della Pasqua, i controlli di sicurezza, su tutto il territorio, sono altissimi»: così il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha commentato il fermo a Venezia di un latitante turco sospettato di essere un reclutatore del gruppo di estrema sinistra. «Tutte le Forze dell'Ordine, così come stabilito dal C.a.s.a. (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo) - ha aggiunto Alfano - sono impegnate senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo».
Il ministro ha confermato che il turco fermato a Mestre dalla Digos è colpito da un mandato di cattura internazionale per terrorismo. «Il latitante, che ha cittadinanza austriaca e si trovava in Italia con la moglie austriaca e i figli - ha detto Aòfano - secondo le autorita» turche appartiene al gruppo terroristico 'Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolò (acronimo DHKR/C), conosciuto tragicamente per il sequestro - e a seguito a questo, per la morte - del Procuratore della Repubblica turco Mehmet Selim Kiraz. Il latitante - ha concluso Alfano - adesso è a disposizione della Corte di Appello per l'eventuale estradizione«.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Aprile 2015, 13:54