Giulio Regeni, "ferite di coltello e di sigaretta".
Ma per la polizia egiziana è stato un incidente

"Giulio, segni di tortura". Ma per la polizia è stato un incidente
FIUMICELLO - Si è risolta quindi in tragedia la scomparsa al Cairo di Giulio Regeni, lo studente friulano di cui non si avevano più notizie dal 25 gennaio.


Il suo cadavereè stato trovato in un fosso della periferia della capitale egiziana. La sua morte è ancora tutta da chiarire. Secondo quanto scrive il sito del quotidiano "Al Watan", sul corpo giovane italiano vi sarebbero dei «segni di tortura».

Il giornale egiziano riporta la notizia, riferita ad un fatto avvenuto mercoledì, del ritrovamento - oggi - del «corpo di un giovane uomo di 30 anni, totalmente nudo nella parte inferiore, con tracce di tortura e ferite su tutto il corpo». Nonostante nella serata di ieri in «attesa di conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane», il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha espresso «il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari» che erano giunti al Cairo per seguire le ricerche del giovane friulano scomparso il 25 gennaio.

Ancora non c'è alcuna ipotesi ufficiale sulla matrice del delitto di cui è stato vittima il dottorando di Cambridge che, da settembre, abitava in un appartamento del Cairo per scrivere una tesi sull'economia egiziana presso l'American University. «Siamo sgomenti», ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando l'«evento tragico, che - ha detto - abbiamo sperato con forza non avesse l'esito che ha avuto».

AP: SEGNI DI COLTELLO E BRUCIATURE DI SIGARETTA Sul corpo di Giulio Regeni, il ragazzo italiano trovato morto al Cairo, ci sono segni di bruciature di sigaretta, tortura, ferite da coltello e segni di una «morte lenta». Lo riferisce il procuratore egiziano alla Associated Press.

LA POLIZIA: UN INCIDENTE Il direttore dell'Amministrazione generale delle indagini di Giza, il generale Khaled Shalabi, ha sostenuto che «non c'è alcun sospetto crimine dietro la morte del giovane italiano Giulio Regeni, il cui corpo è stato ritrovato sulla strada desertica Cairo-Alessandria»: lo riporta il sito egiziano 'Youm7'. In dichiarazioni esclusive al sito, il generale «ha indicato che le indagini preliminari parlano di un incidente stradale e ha smentito che Regeni »sia stato raggiunto da colpi di arma da fuoco o sia stato accoltellato«. Il direttore della Prefettura di Giza, generale Ahmed Hegazi, ha dichiarato a giornalisti al Cairo che «dirameremo il comunicato del ministero dell'Interno dopo la fine dell'autopsia e delle indagini».

GOVERNO ITALIANO SCONCERTATO Su indicazione del Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni, il Segretario Generale della Farnesina Michele Valensise ha convocato oggi con urgenza l'Ambasciatore egiziano Amr Mostafa Kamal Helmy per esprimere «lo sconcerto del Governo italiano per la tragica morte del giovane Giulio Regeni al Cairo». Valensise «ha sottolineato che l'Italia si attende dalle autorità egiziane la massima collaborazione a tutti i livelli, alla luce della eccezionale gravità di quanto accaduto al nostro connazionale e dei tradizionali rapporti di amicizia e vicinanza tra i due Paesi».

GLI AMICI: ERA UN BRAVO RAGAZZO «Un ragazzo serio, intelligente e con grandi capacità. Una bella persona». Così gli amici di Fraticello descrivono Giulio Regeni, lo studente friulano di 28 anni, dottorando alla Cambridge University, scomparso al Cairo il 25 gennaio e ritrovato senza vita ieri alla periferia della capitale egiziana. Le sue doti avevano cominciato a spiccare in paese fin da quando era un ragazzino. Dai 12 ai 14 anni aveva ricoperto la carica di sindaco dei ragazzi del suo comune. Dopo le scuole elementari e medie in paese ha frequentato i primi due anni di liceo a Trieste, al Petrarca. La sua grande attitudine per lo studio lo ha portato ben presto a guardare all' estero. Vinta una borsa di studio ha frequentato gli ultimi tre anni di liceo nel New Mexico, negli stati Uniti, nel Collegio del Mondo Unito. Infine l'Università in Inghilterra. Prima a Oxford dove ha conseguito una laurea a indirizzo umanistico e poi il dottorato a Cambridge, che lo aveva portato al Cairo, a settembre. Nella capitale egiziana stava svolgendo le ricerche per un tesi sull'economia locale. Appassionato di studi sul medio oriente, capace di parlare arabo, oltre che inglese alla perfezione, aveva vinto due premi nel 2012 e nel 2013 al concorso internazionale «Europa e giovani» promosso dall'Istituto regionale per gli studi europei per ricerche e approfondimenti sul Medio Oriente. Nonostante la lontananza, era molto legato a Fiumicello, paese dove vivono i genitori, la mamma Paola, candidata alle ultime elezioni a sostegno del sindaco Ennio Scridel, il papà Claudio e la sorella Irene, che fa parte della squadra di pattinaggio locale, con cui era sempre in contatto.
++++FLASH NEWS++++"Giulio trovato nudo e con segni di tortura sul corpo" Pubblicato da Leggo - Il sito ufficiale su Giovedì 4 febbraio 2016

Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Febbraio 2016, 18:39
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