Il viaggio da inferno di due disabili: cacciati
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Il viaggio da inferno di due disabili: cacciati dal centro commerciale e derubati

di Giulio D'Andrea
ROMA - Umiliati, offesi e pure derubati. Il viaggio dal Belgio a Montella si trasforma in un’odissea per la famiglia Cione. Depredata di oggetti e attrezzature mediche per oltre 20mila euro. Anche a causa dell’insensibilit di un vigilante, che ci ha impedito di parcheggiare vicino a un centro commerciale nonostante avessimo un mezzo con due carrozzine, denuncia il capofamiglia. Con due figli disabili, Luciano e sua moglie Elisa partono da Charleroi. Diretti nel verde dell’Irpinia per passare le vacanze nei luoghi natii. All’altezza di Roma decidono di sostare nel centro commerciale «Euroma 2», in via Cristoforo Colombo. «Per le condizioni di salute dei miei figli dobbiamo fermarci spesso», racconta Luciano. A Roma, secondo la denuncia presentata nella vicina stazione di Polizia, Luciano cerca una postazione riservata ai disabili. Ma il suo furgone è troppo alto, gli viene detto da un addetto all’esterno del centro commerciale. Impossibile entrare nel parcheggio coperto. Allora Luciano chiede di poter sostare nell’area riservata al personale. Solo per poco. «Niente da fare, il vigilante non ha voluto sentire ragioni», aggiunge.









«A questo punto vengo dirottato fuori dal centro commerciale. L’addetto, infastidito, mi dice di andare in una piazzola esterna». Quindi siamo andati nella piazzola che ci era stata indicata. Decisamente lontana dall’ingresso». Ed è qui, al ritorno dal centro commerciale, che i Cione trovano il furgone aperto. Vetri rotti, trafugate cinque valigie ma soprattutto due apparecchi per la respirazione del valore di 3000 euro. Circa 20mila euro il bottino totale. «Siamo rimasti senza fazzoletti per piangere. C’era solo la rabbia», dice l’uomo, autista di 54 anni che in Belgio ha lavorato una vita per curare i figli.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Agosto 2014, 09:19