Estate, gli italiani spendono più per la frutta
che per la carne. Ma è allarme rincari

Estate, gli italiani spendono più per la frutta ​che per la carne. Ma è allarme rincari

di Lorena Loiacono
ROMA - Fresche e di stagione, la frutta e la verdura sono diventate ormai protagoniste indiscusse della tavola degli italiani. Resta in panchina, invece, la carne che sta decisamente perdendo appeal sulle famiglie.





A rivelarlo, alla Festa della Frutta e della Verdura all'Expo 2015, è Coldiretti che, raccogliendo i dati Istat degli ultimi 15 anni parla di una vera e propria “rivoluzione epocale”: per comprare frutta e verdura, gli italiani mettono mano al portafogli per il 23% del budget famigliare, pari a 99,5 euro al mese. Per la carne invece la spesa scende ad un 22%, pari a 97 euro. Non solo, si sta diffondendo anche la cultura dell'orto fai da te, per circa 20 milioni di italiani sia anziani che giovani con la nascita del personal trainer dell'orto o del tutor della spesa.



«È in atto a livello globale - spiega il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo - un riconoscimento del valore alimentare della frutta e verdura. L'Italia ha il primato europeo nella produzione che genera un fatturato di 13 miliardi con 236.240 aziende che producono frutta, 121.521 che producono ortaggi, 79.589 patate e 35.426 legumi secchi».



Si tratta quindi di un business da capogiro? Non proprio. A rovinare la festa in tavola ci sono i rincari su frutta e ortaggi che arriverebbero addirittura al 500%: secondo i dati Ismea sulla terza settimana di luglio, le pesche vengono vendute dal produttore a 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro, le susine vengono acquistate dall'agricoltore per 40 cent e vengono vendute al mercato al prezzo di 1,40 euro, i meloni passano da 0,40 a 1,40 euro al chilo, mentre l'uva schizza da 80 cent a 2,50 euro.



Risultato: da un lato per i consumatori finali, cioè le famiglie, la spesa è eccessiva e dall'altro i coltivatori diretti fanno fatica a coprire le spese di produzione. Per accorciare la filiera è partito il progetto Scendipianta tra gli agricoltori e il Fai che punta anche a tutelare il lavoro di 345.883 coltivatori e di altre 28.621 persone impegnate nella trasformazione.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Luglio 2015, 08:30
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