Elena Ceste, Michele dal carcere ai figli:
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Elena Ceste, Michele dal carcere ai figli: "Fate sparire quei due telefonini"
Se le analisi degli investigatori dovessero confermare i sospetti, il quadro accusatorio nei confronti di Michele Buoninconti, presunto omicida della moglie Elena Ceste, si aggraverebbe e non poco.





Il settimanale di cronaca nera Giallo, infatti, ha rivelato un clamoroso retroscena, confermato in seguito anche dagli inquirenti: Michele Buoninconti ai bambini ha chiesto, dal carcere, di far sparire due telefonini dalle due case di Costigliole d'Asti (dove viveva la famiglia) e di Govone (dove vivono ora i quattro figli della coppia). Forse in quei due cellulari sono contenute informazioni compromettenti, resta il fatto che Michele se n'è ricordato troppo tardi, quando ormai era già in carcere da due mesi.











La ricostruzione degli inquirenti è alquanto complessa. Buoninconti non ha comunicato direttamente ai figli di far sparire i due telefoni cellulari, ma ha incaricato il fratello Salvatore di telefonare al figlio più grande. «Papà ha detto che bisogna recuperare due telefonini, dateli a nonna» - avrebbe detto lo zio al nipote - «Lei farà un pacchetto, lo darà al nonno che lo porterà a scuola per consegnarlo alla signora Romina (la mamma di un compagno di classe, ndr). Poi sarà lei a darlo a me». Un piano decisamente complicato, che ha fatto insospettire i nonni dei quattro bambini. Così la polizia è riuscita a impossessarsi in tempo dei due telefonini, che ora gli inquirenti stanno analizzando. Si attendono ulteriori sviluppi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Giugno 2015, 11:01
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