Castel Volturno, la trappola antiprostituzione:
consigliere lucciole per un giorno -Foto/Video

Castel Volturno, la trappola antiprostituzione del sindaco: consigliere lucciole per un giorno

di Mario Fabbroni
ROMA - Due belle ragazze con tacchi a spillo, scollature abbondanti e minigonna. Allo loro vista hanno “inchiodato” decine di automobilisti. Anche perchè le numerose strade attorno a Castelvolturno, sul litorale casertano, sono normalmente piene di prostitute. Specie nigeriane.





Ma Anastasia Petrella e Stefania Sangermano hanno subito attirato l’attenzione: provocanti, certo, ma anche inusuali per l’offerta del sesso a pagamento.

In effetti, si trattava di due consigliere comunali che (d’accordo con il sindaco Dimitri Russo) hanno deciso di prestarsi al gioco per denunciare l'abbandono da parte dello Stato di un territorio degradato sotto ogni profilo. Ad Anastasia e Stefania il compito di far fermare i “clienti”.











Al primo cittadino di Castelvolturno l’obiettivo di abbordare gli aspiranti consumatori a luci rosse mentre erano in corso le “contrattazioni” (riprese dalle telecamere), sbucando dal margine della carreggiata della statale Domitiana con tanto di fascia tricolore per consegnare un depliant sulla raccolta differenziata. «Da settembre 2014 abbiamo multato appena 84 “clienti” - dice il 40enne sindaco -. Così solo un’azione come quella organizzata con le consigliere comunali Anastasia Petrella e Stefania Sangermano può far alzare il livello di attenzione sul fenomeno della prostituzione e costituire un deterrente efficace contro lo sfruttamento delle prostitute, spesso donne in stato di schiavitù».









L’ordinanza comunale fissa in 150 euro (250 euro se si viene beccati la seconda volta) la sanzione ai clienti: «Come farla rispettare con appena 17 vigili urbani per un vasto territorio e 55 milioni di debiti accumulati? Aspettiamo ancora i soldi dello Stato per i comuni dissestati... E nuove unità tra le forze dell’ordine».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Gennaio 2015, 08:27