Intossicati dalla lasagna avariata,
notte da incubo per 22 persone

Intossicati dalla lasagna avariata, ​notte da incubo per 22 persone

di Francesco Fusco
Cibo avariato, cotto male o semplice indigestione? Certo è che nei piatti serviti giovedì pomeriggio alla mensa Fincantieri di via Caio Duilio c'era qualcosa che non andava.

È stato dopo aver consumato quel pasto infatti che 22 operai (tra cui anche due donne che lavorano per la ditta del servizio mensa) hanno iniziato ad accusare nausea, lievi dolori allo stomaco e diarrea, tanto da essere costretti a «marcare visita» in infermeria. Le tute blu poi, a scopo precauzionale, hanno deciso di ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo. Tutti sono stati dimessi in serata, dopo essere stati sottoposti ad una terapia a base di flebo.La pietanza sotto accusa sarebbe la lasagna cucinata dalla mensa, affidata a una ditta esterna, per il consueto pranzo quotidiano. Subito dopo aver consumato il pasto, 22 lavoratori si sono sentiti male. In un primo momento si era temuta un'intossicazione alimentare, ma i successivi accertamenti medici sembrerebbero aver scongiurato quest'ipotesi. Intanto, proprio al fine di chiarire bene i motivi che hanno portato a questi malori, Fincantieri ha deciso di prelevare un campione della lasagna «incriminata», per farlo analizzare dall'Asl.

«Pensiamo ad una semplice indigestione fa sapere l'ufficio stampa di Fincantieri anche perché quel pasto è stato consumato da 250 persone e soltanto in 22 hanno accusato dei lievi malori. Se si fosse trattato di intossicazione alimentare, il caso si sarebbe sicuramente esteso a più operai. Ad ogni modo, proprio per fare piena luce sull'episodio, abbiamo deciso di far analizzare un campione della pietanza finita nel mirino dei lavoratori stessi». Riflettori puntati dunque sul pranzo del 4 febbraio scorso, anche se ancora nulla fa pensare ufficialmente che ci sia un nesso tra il pasto consumato e il malore accusato dagli operai. In ogni caso, gli operatori del Servizio di Igiene hanno effettuato tutti i prelievi del caso e nei prossimi giorni potranno dare il loro responso. L'ipotesi più accreditata è che tra gli alimenti di quel giorno ci fosse qualche prodotto guasto.L'episodio verificatosi in sala mensa, intanto, non ha distolto le attenzioni delle tute blu dalla vertenza per il futuro occupazionale. Proseguono infatti le trattative tra azienda e sindacati su cassa integrazione e contratto integrativo.

A Castellammare è partita la cig della durata di tre mesi per 90 lavoratori, in attesa degli investimenti annunciati da Governo e Regione nell'ultimo incontro tenutosi nella sede del ministero dello Sviluppo Economico. In primo piano c'è la realizzazione di una nave oceanografica, con investimenti per 250 milioni di euro. Ma si punta anche sul rinnovo della flotta della Marina Militare italiana e sulla campagna regionale di rottamazione delle navi obsolete, che navigano in acque campane. Per quanto concerne invece il contratto integrativo, gli ultimi due giorni di trattative sembrano aver portato un clima costruttivo tra azienda e sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil. «Il negoziato è finalmente entrato nel vivo affermano i rappresentanti sindacali andando a svelare i punti veri di valutazione nel merito di parti fondamentali del contratto quali: permessi, armonizzazione del trattamento delle prove in mare con adeguamenti per l'indennità di navigazione, parametri di determinazione dei premi destinati ai lavoratori legati indissolubilmente a quelli destinati ai dirigenti». Fincantieri e sindacati si rivedranno il 10 e 22 febbraio e poi il 10 e 11 marzo, con l'intenzione di arrivare alla firma di una bozza d'accordo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Febbraio 2016, 18:04
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