La bimba malata di Aids può tornare a scuola.
La Giannini: "Nessun rischio per gli altri alunni"

La bimba malata di Aids può tornare a scuola
«Credo di aver esercitato con tempestività e senso di giustizia il mio dovere, che è quello di garantire a tutti gli studenti in condizioni anche di svantaggio e disabilità, come in questo caso, di usufruire del diritto di istruzione che è un diritto fondamentale». Così il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, al sindaco di Trentola Ducenta (Caserta), Michele Griffo. «Il polverone lo suscita la stampa - ha aggiunto - Io ho fatto il mio dovere e lo rifarei in qualunque momento se si dovesse ripresentare un caso simile».



Ai genitori che temono un rischio per la salute dei propri figli, che vengono a contatto con una bambina malata di Aids, «mi sento di dire che la scienza è la cornice che dà tutte le garanzie per valutare quali sono i casi di pericolosità nella compresenza di bambini all'interno di una comunità, in questo caso scolastica, e quali sono i casi in cui non c'è alcun rischio.
Questo è un caso del genere, quindi non credo che si possa rimanere prigionieri di un pur comprensibile timore che però è infondato». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, parlando del caso della bambina di 11 anni malata di aids e inizialmente non accettata dalla scuola media di Trentola Ducenta (Caserta). Per la bambina oggi è stato il primo giorno di scuola e tra i genitori degli altri alunni si è creato un comitato che controllerà che la bimba sia seguita con attenzione.

Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2015, 20:22