L'assicurazione dell'auto non andrà più sul
parabrezza, ecco cosa cambierà dal 18 aprile

L'assicurazione dell'auto non andrà più sul parabrezza. Ecco cosa cambierà dal 18 aprile -Leggi
Il tagliandino dell'assicurazione sparirà dai parabrezza. Non sarà più necessario, infatti, applicare la ricevuta in modo visibile perchè sarà visibile attraverso la targa.

L'obiettivo del ministero dei Trasporti è rendere effettivamente obbligatoria l'assicurazione per automobili e ciclomotori, considerando che ci sono sempre più veicoli che circolano senza.



A partire dal 18 ottobre, come riporta La Stampa, tutte telecamere delle Ztl o degli autovelox dovranno essere omologate per poter comunicare se un veicolo è assicurato. Le assicurazioni dovranno aggiornarsi e rendere possibile questo nuovo metodo di lettura entro il 18 aprile senza che ai conducenti vengano fatte multe.



Il bollino dell'assicurazione è molto semplice da falsificare e questo ha dato spesso origine a truffe, con i nuovi database, invece, nulla potrà sfuggire e le truffe dovrebbero sensibilmente diminuire.

Il sistema è già realtà in molte città d'Italia dove i vigili se ne vanno in giro col dispositivo "targa system", un semplice lettore fornisce tutte le indicazioni necessarie sul veicolo, pagamento dell'assicurazione compresa.



Il mancato pagamento dell'assicurazione, secondo legge italiana, prevede multe che vanno da 841 a 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo.



L'unica falla è nel codice della stada che dovrà essere aggiornato alla luce di questo cambiamento, così come le telecamere di autovelox e ztl.



«Quando il processo di 'dematerializzazioni' sarà concluso - precisa Rossella Sebastiani, responsabile normativa auto di Ania - non sarà più possibile sfuggire alle sanzioni per chi non paga l'assicurazione auto, un fenomeno che in Italia, secondo dati 2013, coinvolge oltre 3,5 milioni di automobilisti, ovvero l'8% del parco circolante.
Altri paesi che già da tempo adottano le tecnologie di accertamento a distanza sono sotto il 4%, come la Francia, la Spagna, la Gran Bretagna e la Germania».





Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2015, 14:55
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