Sinodo, il documento passa per un voto:
comunione ai divorziati e rispetto per i gay

Sinodo, il documento passa per un voto: ​comunione ai divorziati e rispetto per i gay
CITTA' DEL VATICANO - Il Sinodo, informa in un tweet il portavoce dei gruppi di lingua tedesca padre Bernd Hagenkord, ha approvato tutti i paragrafi della Relatio finalis con una maggioranza dei 2/3. Il documento tocca la questione comunione ai divorziati risposati «in obliquo, vale a dire che darà criteri fondamentali per il discernimento delle situazioni». Lo ha evidenziato il cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, nel corso del briefing in Vaticano.

La decisione di affidare al «discernimento» dei pastori l'ammissione ai sacramenti per i divorziati risposati passa a maggioranza dei due terzi per 1 solo voto di scarto (178 sono i 'sì' rispetto ai 177 che erano richiesti per la maggioranza qualificata). È quanto risulta dai voti sulla Relazione del Sinodo. I 'no' sono stati 80.



SUI GAY «Ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale», va «rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Lo sottolinea il Sinodo chiedendo «una specifica attenzione anche all'accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale».



IL COMMENTO DEL PAPA «Senza mai cadere nel pericolo del relativismo oppure di demonizzare gli altri, - ha detto il Papa al sinodo - abbiamo cercato di abbracciare pienamente e coraggiosamente la bontà e la misericordia di Dio che supera i nostri calcoli umani e che non desidera altro che tutti gli uomini siano salvati».



COPPIE DI FATTO La Chiesa deve avere nei confronti delle coppie di fatto una attenzione perché possano essere «valorizzati quei segni di amore che propriamente corrispondono al riflesso dell'amore di Dio in un autentico progetto coniugale». Lo sottolinea la Relazione finale del Sinodo.



LA RELAZIONE «Si tratterà di discernere le situazioni e accompagnarle secondo le esigenze. Il documento finale, dunque, darà criteri non solo per l'accesso a sacramenti ma soprattutto per accompagnamento le situazioni irregolari» come quella dei divorziati risposati.

Nel documento del Sinodo «si parla con grande attenzione della situazione dei divorziati risposati ma la parola chiave è "discernimento"», ha insistito il cardinale di Vienna. «La famiglia è quella composta da un uomo e da una donna e dalla loro vita insieme, fedele e aperta alla vita», ha poi ribadito il cardinale Schonborn.

Sulle unioni gay, netta la risposta del porporato: «Ogni persona merita il rispetto che si deve ad ogni situazione, anche se secondo la dottrina della Bibbia certi comportamenti sono visti in un modo differente da molte persone di oggi».
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Ottobre 2015, 09:09