Turchia-Russia, venti di guerra dopo il jet
abbattuto. Medvedev: "Relazioni minate"

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«Le lunghe relazioni di buon vicinato tra Russia e Turchia sono state minate», afferma il premier Dmitri Medvedev all'indomani dell'abbattimento del jet russo da parte di F16 turchi.





La tensione è altissima. Le «conseguenze dirette» potrebbero essere «la rinuncia a una serie di importanti progetti comuni e la perdita di posizione nel mercato russo da parte delle compagnie turche, ha detto Medvedev, sottolineando che ad essere state minate sono soprattutto «le lunghe relazioni nella sfera economica e umanitaria» e «questo danno sarà duro da riparare». Le aziende turche sono molto presenti nel mercato russo, in particolare nell'ortofrutta, nei beni di consumo, nell'edilizia. Quanto ai progetti comuni, si spazia dalla costruzione di una centrale nucleare al gasdotto Turkish Stream.



La prima delle tre conseguenze delle «sconsiderate azioni criminali delle autorità turche che hanno abbattuto l'aereo russo» ieri, ha dichiarato il premier russo Dmitri Medvedev - è «una pericolosa escalation dei rapporti Russia Nato, che non può essere giustificata con alcun interesse, compresa la protezione dei confini». «La Turchia ha dimostrato ora con le sue azioni di proteggere i militanti dell'Isis. Questo non sorprende, considerando l'informazione sugli interessi finanziari diretti di certi dirigenti turchi nella fornitura di prodotti petroliferi realizzati dagli impianti dell'Isis», ha osservato.



Intanto resta il giallo sulla sorte dei due piloti a bordo del caccia russo abbattuto.
Secondo testimoni citati dalla Cnn turca, sono riusciti a lanciarsi fuori dal velivolo con il paracadute ma sarebbero stati entrambi uccisi dal fuoco dei ribelli anti-Assad prima che riuscissero a toccare terra. Secondo la tv privata Ntv, che cita fonti della sicurezza turca, sarebbero invece vivi e si starebbe cercando di portarli in Turchia.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Novembre 2015, 15:39