Grecia, 'no' oltre il 60%. Tsipras esulta:
"Ora un mandato chiaro" -Foto

La Grecia dice no, Tsipras trionfa al referendum. Schiaffo all'Ue

di Alessandra Severini
ROMA - No all'austerity, no alle proposte dei creditori internazionali. Il popolo greco ha deciso e, un po' a sorpresa, a larga maggioranza ha bocciato il nuovo piano di misure proposto dall'ex Troika (Ue-Bce-Fmi) confermando pieno sostegno al governo di Alexis Tsipras. Alle urne è andato il 65% degli aventi diritto, un'alta affluenza in linea con quella delle elezioni politiche. E il No si è affermato con oltre il 61%. Determinanti sono stati soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni: quasi il 70% ha votato contro le politiche di austerità.



«La democrazia vince contro la paura», ha detto Tsipras. Poi di corsa in piazza, a festeggiare. Ai greci chiede «unità per superare la crisi». Poi il messaggio politico: «So che il mandato che mi avete dato non è di rottura con l'Europa ma per ottenere un accordo che esca dal circolo vizioso dell’austerità». Tsipras ribadisce di essere pronto ad attuare un programma di «riforme giuste» ma continua a chiedere la ristrutturazione del debito: «Solo così possiamo uscire dalla crisi». Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis arriva in conferenza stampa in t-shirt e sorride: «Da domani l'Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite».



L'obiettivo di Tsipras è tornare subito al tavolo dei negoziati, forte del consenso popolare che il referendum gli ha consegnato. La priorità è ripristinare il sistema bancario. La situazione delle banche greche è grave e e la banca di Grecia ha inviato già ieri sera alla Bce la richiesta di aumentare il tetto dell'Ela, il piano di aiuti di urgenza alle banche elleniche. Tsipras ha chiamato il governatore Draghi.

Ma bisogna fare i conti con le resistenze dei partner europei. Mentre ad Atene la piazza festeggiava, l'Eurogruppo ha fatto sapere con freddezza che oggi non ci sarà alcuna riunione: «Non sapremo di che parlare». Sarà la cancelliera Angela Merkel a volare invece a Parigi per decidere, con il presidente francese Hollande, i primi passi di una nuova strategia. Hollande ha sentito ieri al telefono Tsipras subito dopo la certezza della vittoria del No. Tra Francia e Germania ci sarebbero alcune divergenze di opinione: Parigi spinge per una ripresa immediata delle trattative, Berlino frena. Hollande e Merkel hanno deciso inoltre di convocare per domani un vertice dell'Eurozona. Dalla Germania arrivano reazioni rabbiose.



Il partito dei conservatori bavaresi, alleati di Angela Merkel, ha pubblicato un durissimo tweet: «Buona notte Grecia. Tsipras ricattatore, la Grecia ha scelto l'isolamento». E non fanno ben sperare in un accordo le parole del vicecancelliere tedesco Gabriel: «Sono difficilmente immaginabili nuove trattative. Tsipras ha bruciato i ponti fra la Grecia e la Ue». Per approfondire il nuovo scenario disegnato dalla vittoria del No, Renzi vedrà questa mattina a Palazzo Chigi il ministro del Tesoro Padoan. Tutti gli occhi saranno puntati però sulla riapertura dei mercati. Pesa il giudizio della banca Usa JP Morgan che vede un'alta probabilità di uscita della Grecia dall’euro e un rischio caos.






Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Luglio 2015, 10:31
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