Il figlio muore a 21 anni, lei continua a scrivergli
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Scrive sms al figlio morto a 21 anni. E un giorno riceve una risposta
Sopravvivere ai propri figli è la paura più grande di ogni madre, e molte di loro sono costrette ad affrontarla. Come Carole Adler, una mamma single americana che ha dovuto dire addio a suo figlio Taylor Thyfault, morto a soli 21 anni.

Il ragazzo stava per portare a termina la sua formazione ed era un Cadetto della Polizia nello stato del Colorado: entrare nell'esercito era uno dei suoi più grandi desideri e sua madre era la sua migliore amica e ogni giorno si scambiavano messaggi affettuosi.



Tuttavia, il 23 marzo 2015, Taylor è morto mentre era in servizio sulla Colorado Higway 66: un veicolo in fuga è arrivato a tutta velocità e lo ha travolto, proprio mentre cercava di posizionare delle barriere per fermarlo. Prima di morire, Taylor è riuscito ad avvisare l'autista di un camion di spostarsi dalla carreggiata, salvandogli così la vita.

Una morte da molti considerata eroica, anche dalla madre, che ha perso il figlio mentre faceva esattamente quello che aveva sempre desiderato.

Dopo la morte di Taylor, Carole ha cominciato a sentire la mancanza del loro scambio di messaggi quotidiano, e così ha ripreso a mandare sms al numero del figlio. Ovvimanete non aspettava una risposta, ma il semplice scrivere l'ha aiutata a sentirsi meglio. È stata, duenque, enorme la sorpresa della donna quando ha ricevuto una messaggio inviato proprio dal numero del figlio.

Non c'è nulla di paranormale in questa storia, semplicemente il numero di telefono di Taylor era stato riassegnato. Ma non a una persona qualsiasi: al Sergente Kell Hulsey del Dipartimento di Polizia di Greeley, cioè un uomo che incarnava tutto ciò che il ragazzo avrebbe voluto diventare.

Il poliziotto inizialmente ha evitato di rispondere ai messaggi della mamma per non ferirla, ma poi ha pensato che fosse giusto farle sapere che le sue parole non stavano raggiungendo la persona desiderata. L'uomo si è anche offerto di cambiare numero di telefono, ma per Carole è stata, in realtà, una fortuna voluta dal caso: il Sergente è diventato fondamentale nel processo di elaborazione del lutto, che ora sa di avere "un angelo in tasca".




Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Dicembre 2015, 09:46
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