Scappa da casa per non essere picchiato: bimbo
di 10 anni ritrovato in una baracca dopo 6 mesi

Scappa da casa per non essere picchiato: bimbo di 10 anni ritrovato in una baracca dopo 6 mesi

di Federica Macagnone
Per sei mesi di Bogdan Furman non si è saputo più nulla: il bimbo di 10 anni si era come volatizzato dalla sua casa di Cherkasy, in Ucraina.


Nemmeno le estenuanti ricerche della polizia erano andate a buon fine, tanto da far pensare alle forze dell'ordine che il piccolo fosse finito nelle mani di un pedofilo killer che aveva abusato di lui per poi far sparire il suo corpo. La sorpresa per gli agenti è arrivata qualche ora fa, quando, in una baracca sulle rive del fiume Dnepr, hanno ritrovato il piccolo che da mesi viveva nella sua nuova abitazione di fortuna.

Per mesi si è cibato di avanzi e ha frugato nella spazzatura per rivendere ciò che trovava e guadagnare un po' di soldi. Ha fatto amicizia con un senzatetto 24enne che si è preso cura di lui, facendolo sentire amato. Perché Bogdan, come ha raccontato alla polizia, era scappato volontariamente da quella casa dove ogni giorno veniva picchiato da una madre spesso ubriaca e da un padre violento. «Ci ha raccontato che era un bambino infelice – ha detto Aleksandr Vilganiuk, portavoce della polizia – Non era stato rapito, era solo fuggito in cerca di un po' di felicità». E su quelle sponde, oggi coperte di neve a una temperatura costantemente sotto zero, un pizzico di serenità l'ha trovata quando ha conosciuto il suo amico. «Era come un padre per me, io lo chiamavo papà – ha raccontato il bimbo – Mi chiedeva sempre se avevo fame, si preoccupava del fatto che avessi freddo e si prendeva cura di me. Quando vivevo con i miei genitori, se rientravo da scuola con un po' di ritardo mio padre mi picchiava».

La sorella maggiore di Bogdan ha cercato di difendere la madre: «Posso capirla – ha detto la ragazza – Non è una persona cattiva. Si ubriaca qualche volta, non ha avuto una vita facile». Adesso il bimbo è tornato a casa e Nadya Furman, la madre, si è detta pronta a cambiare: «Sono molto grata alla polizia e a tutte le persone che hanno cercato mio figlio. Sono molto felice per il suo ritorno e voglio far funzionare le cose in meglio da oggi in poi». Ma la famiglia, adesso, è controllata a vista dai servizi sociali: un piccolo errore e Bogdan lascerà quella casa. Ma questa volta per sempre.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Gennaio 2016, 09:44
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