Assange esulta dopo il rapporto dell'Onu:
"Una vittoria che non può essere negata"

Assange esulta: "È una vittoria che non può essere negata"
«È una vittoria che non può essere negata». Lo ha detto Julian Assange affacciandosi dal balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra e tenendo in mano il rapporto dell'Onu che definisce la sua «ingiusta detenzione» nella sede diplomatica.

I commenti di Philip Hammond sul rapporto dell'Onu «non sono degni di un ministro degli Esteri» e sono «offensivi», ha detto Assange criticando il capo del Foreign Office che aveva definito come «ridicolo» il parere delle Nazioni Unite sul caso del fondatore di Wikileaks.

"IL RAPPORTO ONU MI RENDE GIUSTIZIA" Il rapporto dell'Onu «mi rende giustizia». Lo ha detto Julian Assange, fondatore di Wikileaks, parlando in videoconferenza dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra dove è rifugiato. Intervenendo via Skype alla conferenza stampa organizzata dal suo team legale al Frontline Club di Londra, Assange ha detto che il parere dell'Onu lo ha rasserenato e che in modo formale certifica che la sua detenzione è illegale.

«Abbiamo ottenuto una vittoria significativa», ha affermato l'attivista, sottolineando che il rapporto è «legalmente vincolante» per le autorità di Gran Bretagna e Svezia, che potrebbero subire dei contraccolpi diplomatici nel caso in cui continuassero a respingere le conclusioni delle Nazioni Unite.

E ancora: «Il rapporto segna la fine delle argomentazioni legali di Gran Bretagna e Svezia». È tempo quindi per Londra e Stoccolma di «rispettare il verdetto» dell'Onu e quindi lasciare libero l'attivista australiano. Alla fine del suo intervento ha ringraziato il suo team legale e ammesso che gli manca molto la sua famiglia.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Febbraio 2016, 11:22
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