"Il cadavere nel fiume è quello di Alice".
Scotland Yard conferma il tragico epilogo

"Il cadavere nel fiume è quello di Alice". Scotland Yard conferma il tragico epilogo della 14enne scomparsa

di Giammarco Oberto
MILANO - Da pi di un mese i suoi occhioni guardavano i londinesi dalle pagine dei tabloid, sotto la scritta missing, scomparsa. Le ultime ore di Alice Gross, 14 anni, le hanno viste tutti gli inglesi nei telegiornali: lei che passeggia quel 28 agosto, passando sotto diverse telecamere di sicurezza. Cammina spedita, ondeggia le braccia, ha i capelli sciolti e uno zainetto in spalle.









Finora lo zainetto è l’unica cosa che Scotland Yard aveva trovato di lei, lungo il fiume Brent, nei sobborghi a ovest di Londra. Ora le speranze di ritrovare viva questa ragazzina esile come un giunco a causa dell’anoressia si sono spezzate. Martedì sera dalle acque limacciose del fiume Brent è riaffiorato un corpo, e ieri Scotland Yard ha confermato: sono i resti di Alice. Distrutti i genitori dell’adolescente, distrutto il comandante di polizia Graham McNulty che ha condotto le ricerche: «È una notizia devastante per tutti noi».



Per trovare Alice Scotland Yard aveva messo in campo una forza paragonata a quella spiegata dopo gli attentati di Londra del 2005: 600 uomini, cani, sub, elicotteri. E fin da subito c’era un sospettato: un muratore lettone, Arnis Zalkalns, 41 anni, che già nel suo Paese aveva scontato sette anni di carcere perché aveva ammazzato e sepolto in un bosco la moglie. È lui l’uomo in bicicletta ripreso dalle telecamere sullo stesso percorso di Alice 15 minuti dopo. La bici è stata ritrovata, lui invece si è volatilizzato il 3 settembre: ha lasciato il suo appartamento di Ealing, a ovest di Londra, nel cuore della notte, abbandonando passaporto e cellulare. Sul suo conto in banca non ci sono movimenti da quel giorno. Scotland Yard teme che abbia abbandonato la Gran Bretagna, in auto o in bus.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Ottobre 2014, 11:18
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