Salvabanche, la Ue scrive al Governo:
"No agli aiuti di Stato agli istituti in crisi"
È quanto scrivono Margrethe Vestager e Jonathan Hill, commissari Ue alla Concorrenza e alla Stabilità finanziaria, nella lettera inviata al ministro dell'economia Pier Carlo Padoan il 19 novembre, poco prima dunque dell'intervento del governo che ha salvato Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara mediante l'attivazione del bail-in, che ha provocato la perdita degli investimenti per i titolari dei bond subordinati. Secondo il governo è stata proprio questa lettera del 19 novembre a impedire una soluzione meno cruenta mediante l'utilizzo del Fondo di tutela dei depositi (Fitd). "Se una valutazione porta alla conclusione che l'uso del meccanismo di tutela dei depositi rappresenta aiuto di stato - si legge nella lettera dei commissari - allora verrà fatta scattare la risoluzione della banca in base alla direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche che definisce ilsupporto finanziario pubblico straordinario come aiuto di stato...allo scopo di preservare o ripristinare la sostenibilità, liquidità o solvibilità di una istituzione finanziaria".
Pertanto, aggiungono i commissari, "troverebbe applicazione la condizionalità in base alla Direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche". Se invece l'uso del fondo di tutela non venisse considerato come un aiuto di stato ma come un intervento puramente privato, allora non farebbe scattare la direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Dicembre 2015, 22:11
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