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Marco Baldini a cuore aperto: "Con il gioco ho perso più di 500 mila euro"

di Enrico Gregori
MILANO - Dalle stelle alle stalle, e forse il ritorno. Marco Baldini, ex sodale di Fiorello, è in un mare di guai. Molti se li è procurati da solo, e non

lo nasconde. Adesso, stanco del pietismo e dei compromessi, tenta di rimboccarsi le maniche per “risorgere”.

Avevi successo, avevi i soldi. Hai deciso di buttarli con il vizio del gioco d’azzardo. Spiegaci perché si dovrebbe avere della comprensione nei tuoi confronti.

«Questo è il più grande equivoco che ogni giorno si consuma tra la gente che nel bene o nel male mi segue, soprattutto sui social. Io non voglio comprensione, io per primo ho ammesso i miei errori milioni di volte, vorrei solo che la frase "tutti possiamo sbagliare" possa valere anche per me. Oggi sono solo un uomo che non si nasconde più e che tenta la risalita, rendo i miei fan partecipi di tutto ciò che mi accade nel quotidiano senza il benché minimo secondo fine è mi aspetto sostegno piuttosto che supponenza».


La rottura con Fiorello. Un’altra nenia che ripeti in continuazione aggiungendo che gli vuoi sempre bene. Oltre che noioso rischi di passare anche per ipocrita, non ti sembra?

«Vengo sommerso continuamente di domande su Fiorello, è risaputo che io eviterei volentieri l'argomento ed è per questo che solo in un paio di occasioni ho voluto far chiarezza. Fiore e io abbiamo un grande passato professionale insieme ma le sue scelte non sono state quelle che avrei fatto io nei confronti di un amico, questo mi ha portato a chiudere i rapporti ma non mi vieta ne di volergli bene né tantomeno di conservare i migliori ricordi di quel periodo della mia vita».


Alla fin fine, insomma, chi è ‘sto Marco Baldini. Che cosa ha fatto nella sua vita per doverlo ritenere un pilastro nel mondo dello spettacolo?

«Marco Baldini è, è stato, e sarà sempre Marco, inteso come uomo. Non sono mai riuscito a essere due persone, e forse in parte il mio successo era dato proprio da questo, che io sia stato un "pilastro nel mondo dello spettacolo" lo dice la gente, non io. Oggi sono solo cambiate le mie priorità, ho bisogno di soldi per pagare i miei debiti e per sopravvivere e se me lo consentiranno la gente tornerà a vedere lo stesso Baldini di sempre».


La tua ultima trovata è stata vendere lo smartphone per raggranellare qualche euro. Hai il coraggio di dire quanto denaro hai dilapidato per le tue sciocchezze?

«Ho venduto il mio iPhone a 300 euro per restituirne 200 a un amico che me li aveva prestati qualche giorno prima per pagare una bolletta scaduta da tempo che mi aveva provocato il distacco della corrente elettrica, sapevo bene che era un gesto fatto al di sopra delle sue possibilità e non potevo non restituirglieli. I miei debiti non sono più così ingenti ma solo il mio lavoro può consentirmi di estinguerli. Vuoi sapere quanto? 500.000 euro. Alcuni mi accusano di non essere sufficientemente umile da accettare un lavoro "normale" ma non capiscono che nella vita a volte occorre fare delle scelte rischiose per sistemare le cose e io ho scelto di sopravvivere con pochi euro al giorno pur di non buttare nel cesso la mia credibilità di artista».


Sei diventato una specie di prezzemolo dei social e non manchi di sottolineare che molte persone che sembravano tue amiche ti hanno voltato le spalle. Alla tua età non te l’aspettavi che il mondo gira così?

«Sto sui social come tutti e scrivo ciò che sento, a volte dimentico di essere un personaggio pubblico e mi apro con alcuni come farei con un amico, e questo, ci tengo a dirlo, non perché nella vita reale io non ne abbia, ma semplicemente perché non mi sento superiore a nessuno. Ho capito sulla mia pelle che per molti se non portassi questo nome sarei un fallito come tanti. Quando ho esternato la volontà di uscire da quel mondo virtuale nel tentativo di ritrovare un po' di serenità nella vita reale gli "amici virtuali" si sono trasformati in cani rabbiosi a cui stavano sottraendo l'osso e quando successivamente ho confidato di avere venduto l'unico mezzo che mi consentiva di collegarmi ad internet mi sono visto recapitare messaggi da parte di decine di persone disposte regalarmi uno smartphone con un abbonamento che scongiurasse la mia sparizione virtuale, della serie, fai pure la fame ma non togliermi la quotidianità di godere delle tue disgrazie. Questo è lontano dal mio essere e umanamente per quanto mi sforzi non troverò mai nulla di nobile nel concetto "mors tua vita mea"».

Okay, adesso dicci cosa vuoi fare da grande per rendere credibile questo tuo desiderio di risalire la china.

«Sono già grande ahimè e questo rende tutto molto più difficile ma il mio percorso di risalita è cominciato in realtà nel 2009 quando ho chiuso definitivamente con le scommesse. In molti non ci credono e non li biasimo, ma se esistesse un'emittente televisiva disposta a seguirmi con una telecamera in ogni momento della mia giornata, non avrei problemi a renderla pubblica. Ozzy Osburne insegna. Sto portando avanti i miei progetti, tra cui uno editoriale, con maggiore motivazione perché forse, per la prima volta nella mia vita, mi sono guardato allo specchio e ho ricordato chi sono, ho capito che il baratro è ancora lì pronto a risucchiarmi ma anche che l'unico modo per non finirci dentro è quello di non lasciarsi andare. Io voglio rialzarmi per me, per le persone che amo, e che mi amano. I miei errori hanno presentato il conto al sottoscritto. Non ho mai fatto niente a cui non credessi fermamente di poter riparare e lo sto facendo. Con la vita sto pareggiando i conti. Una piccola anticipazione: ho ricevuto una prima importante proposta di lavoro e prestissimo scoprirete di che si tratta».

Sì, gira voce di un rapporto con Marco Mazzoli, la “star” di Radio 105.

«Ho scoperto che forse Mazzoli è l'unico vero amico che mi è rimasto in questo ambiente, la telefonata mi ha colto davvero di sorpresa, lui intende impegnarsi per farmi tornare in radio, e me lo ha comunicato in diretta allo Zoo di 105, come ho già detto a lui, se anche i suoi sforzi non mi porteranno ad alcun risultato, ho apprezzato di cuore il suo gesto e non lo dimenticherò».
Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Dicembre 2015, 10:03