ITALIA EROICA: UNA DOPPIETTA DI BALOTELLI
CI PORTA IN FINALE. INUTILE OZIL -FOTO/VIDEO

ITALIA EROICA: UNA DOPPIETTA DI BALOTELLI CI PORTA IN FINALE. INUTILE OZIL

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Quando si parla di Italia, bisogna stare tutti molto attenti. Il sogno è appena cominciato». La finale di un Europeo conquistata 12 anni dopo la delusione di Rotterdam è il trionfo di un ct partito per la Polonia con una valigia carica di dubbi.

Il 2-1 alla Germania è la vittoria di Cesare Prandelli. E di un giocatore, Mario Balotelli, che lui ha sempre difeso e in cui ha sempre creduto. Il cattivo ragazzo in una notte si trasforma nel principe del gol: due reti da antologia. Si torna a Kiev, dove domenica ci sarà la Spagna. «Partiremo alla pari», assicura il ct. «Questa è un’impresa senza aggettivi, non ci sono parole per dirvi quanto siete stati grandi». Anche nello spogliatoio dello stadio nazionale di Varsavia arriva la telefonata il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tutto finirà come era cominciato. All’esordio di Danzica contro le furie rosse finì 1-1. Era un’Italia diversa, che si affacciava timorosa all’Europeo. Oggi è tutto diverso: i campioni del mondo e d’Europa in carica fanno meno paura.

Italia in finale. Impensabile un mese fa. Prandelli dà fiducia a Cassano e Balotelli. Mario ripaga il t con due reti da favola. «La miglior partita da quando gioca? La sua carriera è appena cominciata», replica Prandelli.

Per la Germania, reduce da 15 vittorie di fila, l’incubo azzurro è senza fine. E alla faccia dei due giorni di riposo in più. Ancora una volta (e sono 8 su 8) l’Italia contro non perde mai se c’è qualcosa in palio. «Abbiamo fatto una gara straordinaria», attacca il ct nel giorno in cui lascia intendere che potrebbe dire addio. «Ho sempre detto che il campo mi manca, lasciamo finire l’Europeo e valuteremo».

Ma al futuro c’è tempo per pensarci. «Abbiamo dato l’esempio di correttezza e attaccamento alla maglia», sottolinea. «Lo spread stavolta lo abbiamo dettato noi», scherza il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Ora la Spagna: «Arriva la partita più importante. Troveremo le energie». Questa Italia non ha più paura.



L'INCONTRO. Senza scelte a sorpresa, nonostante le voci della vigilia, le due squadre si erano presentate in campo in avvio. Tra gli azzurri c'era Cassano, in coppia con Balotelli, e in difesa Balzaretti passava a destra al posto di Abate lascando la corsia di sinistra a Chiellini. Tra i bianchi di Loew invece al centro dell'attacco c'era il capocannoniere del torneo Gomez e non Miro Klose, pure dato per certo dalla stampa di Berlino. Non era una sorpresa neppure lo stato del terreno di gioco, pessimo e penalizzante in egual misura per le due squadre. Era partita bene la Germania, forte di tanta consapevolezza e di una condizione fisica sicuramente migliore: al 6' su angolo dalla sinistra un pasticcio Barzagli-Buffon consentiva a Hummels la battuta a rete comoda e solo Pirlo appostato sulla inea evitava il gol. Al 12' era Khedira, il migliore dei suoi, a innescare con una percussione Boateng il cui cross creava un brivido alla difesa azzurra, vissuto di nuovo sull'angolo susseguente per un tiro di Kroos respinto da Buffon.



E l'Italia? Lentamente prendeva confidenza e quota, al 17' Montolivo impegnava Neuera terra, che doveva replicare due minuti dopo su Cassano. Ma era proprio il barese ad aprire, dopo essersi bevuto sulla sinistra Boateng e Hummels, con una rasoiata apriva la difesa avversaria, Balotelli di testa anticipava Badstuber e metteva in rete. Tedeschi sotto choc, e capaci solo di produrre tiracci da lontano. Era ancora l'Italia invece a sfiorare il gol, con un'azione combinata Balotelli-Cassano non trasformata in rete da Montolivo per eccesso di leziosità. Ma il raddoppio era solo rinviato: perchè al 36' dopo che Buffon era andato a prendere all'incrocio dei pali un gran destro di Khedra,la rasoiata la regalava in profondità Montolivo. Balotelli faceva fesso Lahm portandosi avanti la palla con uno stop a seguire di petto, poi faceva partire un tiro di grande potenza sul quale Neuer rimaneva impotente. Per rimanere a torso nudo a festeggiare. Nella ripresa Loew inseriva Klose per Gomez, non pervenuto, e Reus per Podolski. Proprio Reus dava subito un segnale di vita con una battuta di dribbling indovinata, seguita da un tiro da distanza ravvicinata neutralizzato da Buffon. E al 4' era Lahm, su assist di Kroos, a fallire una grande opportunità, calciando alto di destro da due passi. Ma il tasso di velenosità delle giocate azzurre rimaneva alto, e al 7' Cassano scherzava a lungo con Hummels prima di offrire in area una buona palla non sfruttata da Montolivo e Balotelli. Il tema tattico della gara prevedeva la spinta dei tedeschi e allora Prandelli metteva un pò di energie fresche, inserendo Diamanti al posto di Cassano. E al 15' ci provava ancora Balotelli con un destro che finiva fuori di poco. Al 16' Reus su punizione costringeva Buffon a un grande intervento con palla prima sulla traversa e poi in angolo. Nella sua ricerca di dare nerbo al centrocampo, Prandelli mandava in campo Thiago Motta al posto di Montolivo. Addirittura Diamanti ci provava da lontano al 20' con Neuer costretto alla rincorsa comica. Erano applausi a scena aperta per gli azzurri, anche quando Marchisio sprecava con un esterno destro dopo azione combinata con Diamanti e Pirlo. Balotelli al 25', alle prese con i crampi, era costretto a uscire e Marchisio falliva ancora una grande occasione. Sbagliava pure Di Natale, segnava -ma in fuorigioco- Balzaretti. Al 90' Hummels sbucava davanti a Buffon ma il portiere azzurro parava: due minuti dopo su batti e ribatti in area la palla impattava sul braccio di Balzaretti. Rigore che Ozil trasforma, non modificando il senso della serata: le regole dell'eurozona del pallone le dà la tradizione italiana, non la Germania
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Giugno 2012, 07:34
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