Il Lazio taglia le società regionali: da 35 a sei
entro fine anno. "Risparmio da 40 milioni"

Il Lazio taglia le società regionali: da 35 a sei ​entro fine anno. "Risparmio da 40 milioni"

di Flavia Scicchitano
Il Lazio taglia sulle società regionali: da 35 passeranno a 6 entro dicembre 2015, con un risparmio di 40 milioni nel 2018 e 32 milioni di ricavi per la dismissione delle quote.





E' il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie della Regione Lazio, già firmato dal presidente Nicola Zingaretti, in ottemperanza alla legge di stabilità 2015, che recepisce le indicazioni del Piano Cottarelli per il contenimento della spesa. Quindi: via le società non indispensabili e quelle composte da soli amministratori, via le partecipazioni in società con attività analoghe, sì ad aggregazioni e contenimento dei costi. Il Piano è stato trasmesso alla Corte dei Conti e pubblicato sul Bollettino ufficiale e sul sito della Regione. Dopodiché si potrà procedere con decreto, senza passare per l'approvazione del Consiglio regionale.



Alla fine dei processi la Regione deterrà 6 partecipazioni dirette, di cui 4 per i settori del trasporto pubblico, mobilità, sviluppo economico, sistemi informativi e funzioni amministrative. Le rimanenti 2 (Sanim e Autostrade per il Lazio) potranno essere dismesse al termine delle proprie attività. Lo Sviluppo economico viene affidato per intero a Lazio Innova con l'aggregazione delle 6 società di Sviluppo Lazio. Per la gestione dei sistemi informativi e delle funzioni amministrative, Lait e Lazioservice si fondono in un unico soggetto. Per il Tpl, invece, Cotral Patrimonio confluisce in Cotral Spa (mezzi e depositi) e in Astral Spa (altri immobili e personale). In futuro Cotral spa potrebbe essere aggregata con un'azienda primaria del trasporto: per una newco che gestirà ferro e gomma.



ZINGARETTI: "BASTA POLTRONIFICI A SPESE DEI CITTADINI" Un’autentica, grande rivoluzione «rispetto alla galassia di società che ha caratterizzato la Regione negli ultimi venti anni. La più importante razionalizzazione che il Lazio abbia mai visto. Si chiude così la fase storica dello Stato come poltronificio, utile per piazzare amici ma non per produrre servizi». Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, presenta così il Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie regionali: «Siamo tra le prime sei Regioni italiane ad utilizzare lo strumento del decreto introdotto dal governo Renzi per l’accorpamento, il superamento o lo scioglimento delle società. E adesso diventiamo una Regione moderna che può competere nel mondo: passare da 35 società a 6 dimostra la volontà di tagliare le poltrone, uccidere gli sprechi, valorizzare merito ed efficienza. Tra risparmi e ricavi dall'alienazione di quote l'ammontare al 2018 sarà circa 80 milioni: è una stima al ribasso». Poi ha aggiunto: «Ora attendiamo che la Corte dei Conti ci restituisca il testo. Illustreremo in commissione i nostri obiettivi strategici, raccogliendo anche i suggerimenti del Consiglio. Ma vogliamo chiudere entro dicembre 2015 perché bisogna cambiare e risparmiare. Nei processi, con le clausole sociali, saranno salvaguardati i posti di lavoro».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 09:33
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