Campidoglio, Sel verso l'opposizione.
Cento: "Deciderà l'assemblea federale"

Campidoglio, Sel verso l'opposizione. ​Cento: "Deciderà l'assemblea federale"

di Paola Lo Mele
In bilico nella maggioranza. Sel si prepara ad una verifica per decidere se continuare a sostenere l'amministrazione di Ignazio Marino oppure collocarsi definitivamente all'opposizione nell'aula Giulio Cesare del Campidoglio.





Il gruppo dei vendoliani, già passato in appoggio esterno alla giunta del sindaco Dem dopo le dimissioni dell'ex vicesindaco Luigi Nieri (esponente del partito), non ha affatto digerito la delibera sull'affidamento del servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana ad Ama, in particolare nella parte in cui apre alla possibilità di far entrare i privati nello spazzamento di alcuni municipi. «Il partito ritiene che i cittadini siano gli unici a poter garantire la qualità e il controllo del servizio - ha detto il coordinatore romano di Sel, Paolo Cento -. Per questo la privatizzazione, peraltro senza alcun piano industriale credibile, rimane una scelta sbagliata e pericolosa. Sel, in assenza di novità rilevanti, conferma la propria contrarietà alla delibera».



Il provvedimento in questione, che sarà anche oggi all'attenzione dell'Aula Giulio Cesare, in ogni caso ha innescato una crisi politica dagli esiti ancora incerto.

Ieri Paolo Cento è arrivato in Campidoglio per una riunione del coordinamento di parto e ha detto senza mezzi termini: «La vicenda Ama, per la sua rilevanza, ripropone nel merito e nel metodo la necessità di una verifica sulla permanenza di Sel nella maggioranza che ha eletto il sindaco Marino. Nei prossimi giorni, dopo il voto sulla delibera Ama, Sel riunirà la propria assemblea federale per avviare questa verifica e decidere le forme di coinvolgimento degli iscritti e della città. Il referendum (lanciato dal capogruppo Gianluca Peciola, ndr) è una delle proposte sul tappeto».



L'eventuale passaggio del gruppo capitolino all'opposizione metterebbe a dura prova la tenuta della maggioranza in Campidoglio che, di volta in volta, dovrebbe misurarsi con i voti disponibili. Ma avrebbe risvolti anche nei numeri delle maggioranze nei singoli municipi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2015, 09:13
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