Campidoglio, l'Anticorruzione vigilerà sulla giunta. Esposito: "Tre mesi per cambiare i trasporti"

Campidoglio, l'Anticorruzione vigilerà sulla giunta. Esposito: "Tre mesi per cambiare i trasporti"

di Paola Lo Mele
Il giorno dopo il varo della giunta rinnovata di Ignazio Marino è dedicato ai problemi concreti. Ed in particolare al caos trasporti nella Capitale.

Ieri tra i primi incontri del sindaco c'è stato quello con il neo-assessore Stefano Esposito e con il direttore generale dell'Atac Francesco Micheli e oggi ne è previsto un altro con Cgil-Cisl-Uil.



Obiettivo del Campidoglio è superare le criticità del tpl e rilanciare al contempo l'azienda dei trasporti, facendo conto anche sull'eventuale arrivo di un partner industriale. Ma la strada non è certo sgombera di ostacoli e il compito di Esposito si prospetta quantomeno arduo. Il primo cittadino, nel frattempo, si dedica anche ad intensificare la sua azione sul fronte della legalità in Campidoglio con la firma di un protocollo con il presidente dell'Anac Raffaele Cantone che rende stabile la collaborazione istituzionale tra Comune e Autorità Nazionale Anticorruzione. «Siamo il primo Comune d'Italia - rivendica - che firma un protocollo di questo tipo che ci permette di avere un controllo ulteriore su qualunque acquisto di bene e servizi».



Ieri tra l'altro ha iniziato a farsi sentire la voce non più tanto amica dell'amministrazione di Sel. I vendoliani, rimasti fuori dalla giunta e passati in appoggio esterno, hanno inscenato un blitz in Campidoglio attaccando sotto la Lupa Capitolina il cartello “Sentiero di Ho Chi Minh” e ribattezzano l'Aula Giulio Cesare in “Aula Saigon”. Come il Vietnam, in poche parole. Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, «Marino si è trovato nel mezzo di una situazione difficile e sta facendo un grande sforzo. A questa giunta bisogna dare una chance. Tutti aspettiamo un cambiamento». E il ministro Graziano Delrio: «Il sindaco è votato dai romani, quindi è giusto che ci riprovi».



ESPOSITO: "CAMBIO I TRASPORTI IN TRE MESI" Stefano Esposito, da martedì alla guida della Mobilità capitolina, quali sono le sue priorità per i trasporti di Roma?

«Io punto a rimettere i romani al centro del lavoro dell'amministrazione e dei soggetti che dovrebbero far funzionare al meglio i trasporti in città. Voglio partire con un patto che metta al centro i cittadini, il nostro core business, a cui dobbiamo garantire il miglior servizio nelle condizioni date. Non possiamo far pagare loro le diatribe politiche e sindacali, che inevitabilmente stanno ricadendo sui servizi».

Aprirà un tavolo di confronto sul caos trasporti?

«È già aperto. Abbiamo iniziato oggi (ieri, ndr) con un incontro con i vertici dell'Atac e il sindaco. Domani (oggi, ndr) incontreremo i sindacati confederali. Io offro un tavolo aperto a tutti i soggetti coinvolti nel settore del tpl romano. Ascolteremo senza pregiudizi coloro che avranno delle proposte per migliorare il servizio dell'Atac, a patto che siano concrete e percorribili, perché così come sono i trasporti di Roma non funzionano. Tra di noi discutiamo litighiamo pure, ma non facciamo pagare ai cittadini».

Quanto tempo vi date?

«Novanta giorni a partire da subito, poi avremo delle soluzioni. Va accompagnato il lavoro di risanamento che c'è e vanno fatte delle scelte impegnative. È chiaro che su questo terreno la bacchetta magica non esiste, ma bisogna subito alleviare i disagi».

Che metterete in campo per il Giubileo?

C'è un lavoro che è già iniziato. La prossima settimana mi dedicherò al tema, non servono grandi proclami. Dobbiamo fare poche cose ma che servono alla vita dei romani. Poi nel medio periodo Roma avrà bisogno anche di una bella cura del ferro, ma questo si vedrà dopo: ora dobbiamo affrontare l'emergenza».

Si è parlato molto negli ultimi tempi di un entrata di privati Atac. Che ne pensa?

«È un tema che si è già posto in altre città, il sindaco Marino pensa ad un partner industriale a cui vendere il 49% dell'azienda che comunque rimarrebbe pubblica. Quanto a me, ho un'opinione in merito ma visto che siamo alla vigilia di un confronto, la dirò alla fine. Sia io, sia il sindaco siamo aperti a discutere le soluzioni per l'azienda».

Nel frattempo?

«Intanto ricapitalizzeremo a reve Atac, con 178 milioni, e ne prevediamo altri 50 per la manutenzione dei mezzi. Lo sforzo è già in campo. Il gruppo dirigente Atac ha messo sui giusti binari il bilancio, resta il problema degli assunti con la cosiddetta Parentopoli (non si tratta di autisti): affronteremo anche questo ma in un clima più sereno».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Luglio 2015, 09:12
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