Roma, nascondeva un museo di reperti rubati in casa: denunciato avvocato romano

Nascondeva un museo di reperti rubati in casa: denunciato avvocato romano

di Mario Fabbroni
Avvocato con la passione sfrenata per l’arte. Peccato che il museo casalingo allestito di volta in volta da un civilista romano 60enne nella zona di Grottarossa, fosse di provenienza illecita. Pezzi rubati in almeno 24 colpi portati a termine in varie zone d’Italia.





Lastre di marmo d'epoca presumibilmente romana, dipinti murali, quadri, libri sacri, crocefissi, arazzi, statue e parti di esse, nonchè materiali sottratti da scavi archeologici e da cimiteri (soprattutto monumenti sacri o funerari) di diverse regioni: Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana.

L’avvocato, denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione continuata, è di sicuro un intenditore visto che il frutto delle razzìe ha un valore inestimabile: vi sono oggetti risalenti ad un arco temporale che va dal periodo etrusco a quello barocco. Tanto che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha nominato un gruppo di consulenti tecnici con diverse specializzazioni per meglio determinare le opere e ricostruire la loro storia. I carabinieri della stazione di Roma Monte Mario insieme ai colleghi del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno dovuto compiere accertamenti lunghi e pazienti per individuare con precisione i reperti e localizzare i siti in cui potevano essere stati sottratti. Ma, attraverso la capillare rete di stazioni dei carabinieri sparse sul territorio nazionale, sono state collegate tutte le singole indagini e, al momento, è stato accertato che parte degli oggetti recuperati sono riconducibili a 24 furti.







Parroci, direttori di musei, responsabili di cimiteri e sovrintendenti di scavi archeologici hanno infatti riconosciuto i

reperti recuperati dai militari.
Spesso si sono accorti dell’effettiva mancanza delle opere solamente dopo essere stati convocati. Si presume che l’avvocato fosse cosciente della provenienza illecita della maggior parte del materiale sequestrato, poiché sono stati rinvenuti anche articoli di stampa e fotografie con didascalie dell’epoca in cui erano stati rubati.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Novembre 2014, 09:15