"Devi pregare", madre di sette figli
e incinta picchiata dal marito a Padova

"Devi pregare", madre di sette figli ​e incinta picchiata dal marito a Padova

di Luca Ingegneri
PADOVA - Sette anni di vessazioni, sopraffazioni e intimidazioni. È il lungo calvario cui è stata costretta una moglie e madre di sette figli, segregata e sottomessa tra le mura di casa.





Personalità enigmatica e violenta, il padre padrone la insultava e picchiava ad ogni minima occasione. Cattolico praticante, gli veniva voglia di strozzare la poveretta anche quando partecipava alla messa. Poi la schiaffeggiava per obbligarla a recitare preghiere dopo averla umiliata. Oppure pretendeva rapporti sessuali dopo le consuete rabbiose scenate. E non riusciva a trattenersi dall’alzare le mani neppure di fronte ad una gravidanza ormai prossima. L’ultima figlia, la settima, è venuta alla luce nel dicembre 2013 due giorni dopo che all’uomo era stato notificato l’obbligo di dimora a Padova, con divieto assoluto di avvicinarsi alla consorte, residente in un paese della Bassa.



R. F., impiegato cinquantenne, insultava e picchiava la consorte a ogni minima occasione di contrasto. È quanto emerso da un lunghissimo processo che ha ricostruito la sofferenza di una donna costretta a vivere in un clima oppressivo e umiliante. L’ormai ex marito - sono in corso le procedure di separazione - soffre di un grave disturbo di personalità, accertato dal perito del giudice a Mirano (Ve).



R. F. dovrà vivere in regime di libertà vigilata, con rigide prescrizioni.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Maggio 2015, 11:52