Dalla Puglia in Albania, aprono società a Tirana:
"In Italia si spende di più e si guadagna meno"

Dalla Puglia in Albania, aprono una società a Tirana: "In Italia avremmo speso di più e guadagnato meno"
​TIRANA - Stefano Carlone, 28 anni, si definisce un “emigrante al contrario” perché ha scelto di vivere in Albania, il Paese dal quale qualche anno fa partivano tante persone che con i gommoni arrivavano in Italia.

Ora è l'Albania una meta migliore per vivere e lavorare. E non è l'unico italiano a pensarla così. Il Fatto Quotidiano racconta la sua storia: dopo la laurea al Politecnico di Bari, decine di curricula inviati e mesi di pratica in studi di ingegneria, Stefano ha deciso di fare le valigie. A Tirana con altri due amici pugliesi, un altro architetto e un designer, ha aperto uno studio di progettazione e un negozio di arredamento: tutto rigorosamente made in Italy.

“È una scommessa - racconta Stefano - ma in Italia l’avremmo persa in partenza”.



In questo Paese hanno trovato una tassazione agevolata e una burocrazia molto più rapida.

“In due giorni abbiamo costituito la società. In tre eravamo attivi. Se avessimo voluto fare la stessa cosa in Italia, avremmo dovuto investire cinque volte tanto, per ricavarne un quinto. Per non parlare dei tempi”. Ad accoglierli, un Paese “in grande crescita, vitale, con tanta voglia di riscatto. E soprattutto innamorato dell’Italia“.



“Se fossi rimasto in Italia mi sarei dovuto accontentare di quello che ora il nostro Paese offre: pagamenti una tantum, tirocini gratis, zero contratti e precariato. Qui invece ho avuto una possibilità e me la sto giocando a pieno”.



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Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Venerdì 15 maggio 2015

Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2015, 20:42
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