Prostituzione, droga e sigarette:
così l'Italia si salva dalla recessione
Con l'entrata in vigore di Esa 2010, un nuovo calcolo della contabilità pubblica che obbliga i paesi dell’Unione a inserire nel Pil alcune attività illegali, i dati Istat mostrano il balzo dell'Italia dal primo trimestre (in calo dello 0,1%) ad oggi (0,0%).
I guadagni derivanti dalla prostituzione, dal traffico di droga e dal mercato di contrabbando delle sigarette, avrebbero contributo ad evitare la terza recessione del nostro Paese negli ultimi 6 anni.
Questa revisione regala un sospiro di sollievo per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alle prese con le riforme atte a rilanciare l'economia per far uscire l'Italia dalla crisi, mantenendo così il disavanzo al di sotto del 3 per cento del limite dell'UE.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Ottobre 2014, 12:37
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