Ultimo: «Pensavo di morire prima dei 27 anni. I social stuprano il cervello. Farsi le canne o sparare per difendersi, la penso così»

«Troppi ragazzi passano dieci, dodici ore al giorno a scrollare video su TikTok. I social ti anestetizzano»

Ultimo: «Pensavo di morire prima dei 27 anni. I social stuprano il cervello. Farsi le canne o sparare per difendersi, la penso così»

di Redazione Web

Ultimo sul suo nome d'arte ci ha fatto uno stile di vita. È stato sempre la sua stella polare, la rotta nelle difficoltà. Cresciuto a San Basilio, si è ritagliato il suo posto nella musica italiana e ha riempito palcoscenici come lo stadio Olimpico, non da tutti. Di recente, il sindaco di Roma Gualtieri gli ha dedicato un parco. «Ne sono davvero orgoglioso. Da anni la gente lo chiamava già il parchetto di Ultimo. Lo trovavi già così pure su Google», ha detto in un'intervista al Corriere.

Cosa ha detto Ultimo

Deciso e chiaro, ma pieno di dubbi come tanti ragazzi della sua età, Ultimo non si nasconde e dice quello che pensa. Essere di destra o sinistra? Dipende. «Io non ho mai votato in vita mia», spiega. Ma espone alcune visioni su temi generali. «L’immigrazione esiste da sempre e tutti siamo immigrati di qualcuno: nascere a Roma anziché a Bamako, dove con Unicef ho visto di persona come si vive, non è talento, è culo; chi nasce in zona di guerra e di terrorismo ha diritto a vivere la propria vita altrove. Questo è di sinistra?», si chiede. E ancora: «Se sono in casa con la mia ragazza, la mia famiglia, ed entra un criminale, io per difendere la mia ragazza, la mia famiglia, gli sparo. Questo è di destra?». «E legalizzare le droghe leggere? È di destra o sinistra? Io non capisco perché uno può scolarsi una bottiglia di whisky fino a morirne, e un altro non può farsi una canna in pace», ha detto.

L'ipocondria

Ultimo ha più spesso raccontato del suo "problema" con l'ipocondria.

Una cosa con cui fa i conti tutt'ora «Da quando, per preparare l’esame di ammissione alla seconda liceo, mi scolai una caffettiera, e mi venne la tachicardia. Anche ora mi torna, perché quando parlo mi accaloro. E poi il reflusso gastrico: sono sette anni che prendo il gastroprotettore, ora ho dovuto smettere. Avevo scommesso con Mauro, il mio amico medico, che non sarei arrivato a compiere 27 anni. Ho perso». 

La vita privata e i social

Ultimo racconta cosa ama di più fare: «Bere un buon vino con i miei amici. Guardare Shameless, una serie americana, con la mia fidanzata Jacqueline. Le canzoni. Non è scappare dal mondo», dice. E i social? «Troppi ragazzi passano dieci, dodici ore al giorno a scrollare video su TikTok. I social ti anestetizzano. Ti stuprano il cervello». 

«Nei social siamo dentro tutt i- continua - Ma un conto è postare una foto; un altro passarci la giornata. Qualche volta ci casco pure io; figurarsi un dodicenne. Guardi il video di uno che cucina, il video di uno che cade dal terzo piano, il video sulla tua squadra preferita, il video sul tuo cantante, il video di uno che cade in bicicletta... Ti dà dipendenza. Ci stiamo addormentando. Stiamo diventando amebe».


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Maggio 2024, 09:00
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