Litfiba a Rock in Roma dopo la reunion: a
Capannelle grandi successi e b-side inediti
di Simona Santanocita
A volte tornano. A Rock in Roma, attesa più che mai la premiata ditta Renzulli-Pelù, pronti a spettinare dal vivo i fan con pezzi riarrangiati e attualizzati, con i grandi successi e con l'ultimo progetto discografico, Tetralogia degli Elementi, raccolta che celebra i quattro dischi dei Litfiba usciti negli anni Novanta, forse i più rock della loro carriera.
«In questo concerto, oltre ai classici del nostro repertorio - spiega Pelù - vogliamo proporre le b-side; tutti quei brani meno noti, alcuni mai suonati dal vivo ed oscurati in alcune stagioni dalle hit; ma così eplosivi ed ispirati che, crediamo sia il momento di rilanciarli come fossero pezzi nuovi». In merito al concerto capitolino poi, Pelù assicura: «Chi verrà, ascolterà dei Litfiba che non mai udito prima, che canteranno al ritmo del funk africano, del blues, del dark metal e dei suoni mediterranei».
Un live dalla tracklist comunque imprevedibile attende il pubblico romano, perché come confermato dai due rocker, la scaletta non è mai la stessa. Nell'attesa, un aneddoto legato alla Città Eterna e ricordato con un sorriso da Piero Pelù. «In occasione del nostro primo vero disco Eneide di Krypton, primi anni '80, per il concerto al Teatro Colosseo ci prestarono due macchine sconvolgenti per l'epoca: quella che creava il fumo e quella per le bollicine. Quando iniziammo a suonare e i macchinari si misero in azione, si udi fra il pubblico di circa sessanta settanta persone: aho e questi chi so li Pooh?».
