Neonata morta a 3 mesi di botte e stenti, l'autopsia accusa i genitori: «Sul corpicino segni di fratture non accidentali»

In un primo tempo si era pensato ad un caso di «morte in culla». Era stata la madre a chiamare l'ambulanza la mattina del 28 novembre 2021

Neonata morta a 3 mesi di botte e stenti, l'autopsia accusa i genitori: «Sul corpicino segni di fratture non accidentali»

di Redazione web

Verranno processati con l'accusa di aver provocato la morte della loro figlia, una bambina di appena tre mesi, in conseguenza dei maltrattamenti ai quali l'hanno sottoposta. I due genitori, entrambi 30enni, abitano a Garlasco (Pavia), in Lomellina. La vicenda, riportata oggi dal quotidiano «La Provincia Pavese», risale al 2021.

Cosa è successo

In un primo tempo si era pensato ad un caso di «morte in culla». Era stata la madre a chiamare l'ambulanza la mattina del 28 novembre 2021, raccontando di avere trovato sua figlia in culla cianotica e con difficoltà respiratorie. La bimba venne rianimata e trasportata d'urgenza al San Matteo di Pavia, dove morì poco dopo il ricovero.

L'autopsia

A distanza di oltre due anni, l'esito dall'autopsia incolpa i genitori. Dall'esame autoptico sono emerse diverse fratture (anche se sul corpo non c'erano segni di violenze) e anche tracce di deperimento con un peso inferiore a quello che avrebbe dovuto avere la bimba. La Procura ha chiesto il processo per entrambi i genitori: la difesa ha chiesto di poter accedere al rito abbreviato. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Aprile 2024, 15:33
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