Strage Casteldaccia, ci sono altri due indagati: «Omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime»

Folla, oggi pomeriggio, ai funerali di Roberto Raneri, l'operaio 50enne morto lunedì insieme ad altri quattro suoi colleghi

Strage Casteldaccia, ci sono altri due indagati: «Omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime»

di Redazione web

Ci sono altri due indagati per la strage di Casteldaccia, l'incidente sul lavoro costato la vita a 5 operai, 4 della ditta Quadrifoglio e un interinale di Amap, che lavoravano alla rete fognaria di Casteldaccia (Palermo). L'avviso di garanzia per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime è stato notificato al direttore dei lavori del cantiere, un tecnico di Amap, la municipalizzata che aveva appaltato la manutenzione delle fognature a Tek che a sua volta aveva subappaltato alla Quadrifoglio Group, e a un dirigente della Tek.

L'indagine

Nei giorni scorsi, alla vigilia delle autopsie eseguite sui cinque corpi, era stato iscritto nel registro degli indagati Nicolò Di Salvo, il titolare della Quadrifoglio. Al centro dell'indagine, oltre alla catena degli appalti, il rispetto delle misure di sicurezza: i primi accertamenti hanno rivelato che le vittime non sarebbero dovute scendere all'interno dell'impianto e che non indossavano le protezioni. A uccidere i cinque operai è stato il gas sprigionato dai liquami.

L'indagine è coordinata dalla Procura di Termini Imerese e condotto la Squadra Mobile di Palermo. 

Folla per l'addio a Roberto Raneri

Nel grande cortile dell'oratorio salesiano della chiesa delle Anime Sante ad Alcamo (Trapani) gremito è stato dato l'ultimo saluto a Roberto Raneri l'operaio di 50 anni morto nella strage di Casteldaccia. A celebrare la funzione il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli. 

Al funerale hanno preso parte i sindaci di Alcamo Domenico Surdi, di Partinico Piero Rao e di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto. «A nome di tutta la comunità voglio dire a Benedetta e ai suoi due ragazzi Chiara e Gioele, ma anche a tutti i familiari di Roberto e di Epifanio (altro operaio di Alcamo morto nella strage. ndr), che la prospettiva della casa del Signore continuerà a riempire di luce il vostro cammino e rendere ancora più forte il vostro servizio alla vita al camminare insieme con bontà con giustizia con bellezza - ha detto il vescovo Fragnelli nel corso dell'omelia -  Ringrazio tutti e le autorità civili e militari perchè non possiamo gestire da soli tutto quello che un dolore del genere porta con sé. E abbiamo bisogno di stare uniti di stare insieme perché possiamo costruire un avvenire migliore».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Maggio 2024, 21:17
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