Natalia Estrada vive in un ranch in Piemonte. Vive come piace a lei senza televisione ormai dal 2007. E poi cosa le serve? Sveglia alle 5.30 poi alla sera alle 21 crolla. «Ma sono felice», racconta a Gente.
Al settimanale racconta di non aver nessun rimpianto. Insomma la televisione non gli manca: «La mia quotidianità è frutto di una scelta mirata. Ogni giorno sono nella dimensione e con le persone che voglio avere accanto, e sono felice, senza distrazioni. La tv mi ha dato tantissimo, ho sempre amato ballare, condurre, ho ricordi splendidi, ma lo stile di vita che gravita attorno a ogni show, a un certo punto, mi stava stretto».
I cavalli sono libertà. Una scoperta nata per caso nel 2001, grazie a un amico di Claudio Lippi. Con lui ho voluto provare l’ebbrezza di essere in sella. Lì è come se si fosse stabilito un che di magnetico tra me e l’animale. Un colpo di fulmine. Così ha avuto inizio la mia “famiglia equina” che è in continua crescita! Sei mesi dopo ho avuto un incidente che mi ha portato al grande bivio della vita».
Al settimanale Gente, alla collega Sabrina Bonalumi racconta cosa è successo: «Era il 2002. Il mio cavallo Madison inciampa e va a terra mentre galoppiamo. Cado con lui. Mi sono rotta ulna e radio, ho preso un colpo così forte alla gola da aver riportato un edema che mi procurò noduli alle corde vocali, avevo contusioni ovunque e il labbro inferiore rotto. Ero maciullata. Portata via in eliambulanza e ricoverata d’urgenza, sono rimasta a lungo in ospedale per curarmi. Pensavo: continuo con i cavalli e lascio il resto o proseguo la carriera in tv?».
Dall'amore, durato sei anni, con Paolo Berlusconi a quello Andrea “Drew” Mischianti, istruttore di equitazione e cowboy.
Al settimanale diretto da Umberto Brindani, la protagonista de Il Cicolone, racconta che Amadeus ci ha provato due volte a portarla a Sanremo. La sua risposta è sempre stata: no. «Amadeus mi aveva chiamato per partecipare alla conduzione del Festival di Sanremo per ben due anni consecutivi. Confesso che ero un po’ tentata, avrei accettato di fare il Festival se non ci fosse stato tutto quel frullatore collaterale che ti porta a essere sovraesposta e impegnata su mille fronti, tipo abiti, tacchi... ».
Ultimo capitolo gli ex storici. Prima di tutto Giorgio Mastrota, papà di sua figlia, poi Paolo Berlusconi. «Capita di sentirci. E sempre per augurarci del bene. Non c’è cosa più bella quando hai condiviso passaggi importanti con qualcuno che avere un rapporto cordiale e rispettoso per ciò che si è vissuto insieme».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Maggio 2024, 20:50
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