Scomparso a 17 anni, uomo ritrovato vivo in una buca: rapito dal vicino e tenuto prigioniero per 27 anni a 200 metri da casa

La famiglia aveva perso ogni speranza e pensava che fosse morto. Il ritrovamento grazie a una denuncia anonima

Scomparso a 17 anni, uomo ritrovato vivo in una buca: rapito dal vicino e tenuto prigioniero per 27 anni a 200 metri da casa

di Redazione web

Un uomo scomparso 27 anni fa all'età di 17 anni è stato trovato vivo in una buca nel terreno dell'ovile del suo vicino di casa, la cui apertura era nascosta solo da un mucchio di. La famiglia aveva ormai perso ogni speranza di ritrovarlo e si era rassegnata all'idea che l'uomo oggi 45enne fosse morto. Ma la verità si nascondeva ad appena 200 metri da casa, ed è rimasta lì per quasi trent'anni. 

La scomparsa

Omar Bin Omran era scomparso nella città di Djelfa, in Algeria, una mattina del 1998 mentre stava andando a scuola. All'epoca aveva 17 anni e frequentava un istituto professionale. Nonostante l'immediata attivazione delle ricerche, però, non fu mai trovato. Euppure è sempre stato lì, tanto che il suo amato cane. Ad averlo intuito, in passato, era stato il cane di famiglia, che era stato visto ripetutamente aggirarsi intorno aalla buca in cui il suo amato padrone era tenuto perigioniero, probabilmente dopo averne sentito l'odore. Ma l'animale è stato avvelenato dal rapitore di Omar per allontanare da sé i sospetti. Il vicino di casa, un impiegato 61enne che viveva da solo, è stato arrestato dopo il ritrovamento dell'uomo che tutti credevano morto. 

Il salvataggio

La notizia del ritrovamento di Omar ha destato grande clamore in Algeria, e le immagini del salvataggio avvenuto il 12 maggio sono state trasmesse in diretta dai media locali.

Nei video è chiaramente evidente la condizione disumana in cui il 45enne ha vissuto per tutti questi anni, costretto in una buca nel terreno ricoperta dal fieno. La svolta nelle indagini è arrivatqa grazie a una denuncia anonima nella quale si diceva che il signor Omar Bin Omran si trovava nella casa di uno dei suoi vicini, all'interno di un ovile. In seguito a questa denuncia, un funzionario del tribunale ha dichiarato che «il procuratore generale della corte di Idrisiya, nella provincia di Djelfa, ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un'indagine approfondita e gli agenti si sono recati nella casa in questione». Sul motivo per cui Omar non abbia mai provato a chiedere aiuto in tutti questi anni, il 45enne ha risposto di essere stato vittima di un sortilegio da parte del suo aguzzino, ma l'ipotesi è che le sue condizioni psichiche siano peggiorate durante la prigionia. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Maggio 2024, 16:33
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