Valentina Nappi, la pornostar a processo contro due poliziotti: «Fischiata come un cagnolino». Gli agenti: «Un normale controllo»

L'attrice hard accusata di diffamazione e ritardo nel fornire le proprie generalità

Valentina Nappi, la pornostar a processo contro due poliziotti: «Fischiata come un cagnolino». Gli agenti: «Un normale controllo»

di Redazione web

Valentina Nappi a processo insieme al marito Giovanni Lagnese. La nota attrice di film porno è accusata di diffamazione nei confronti di due agenti di polizia e ritardo nel fornire le proprie generalità durante un controllo avvenuto sul lungomare di Salerno nel marzo 2022. 

Cosa è successo

Valentina Nappi ha raccontato la sua versione dei fatti in tribunale. Spiega che lei e il marito, dopo aver superato una volante della polizia e sentito un fischio - che la coppia ha interpretato come canzonatorio - hanno deciso di non fermarsi. «Andavamo di fretta perché il garage stava per chiudere», ha spiegato la pornostar. I poliziotti hanno quindi affiancato la coppia con la volante e richiesto di fermarsi. A questo punto l'attrice, temendo un'escalation, ha avviato una diretta su Instagram (il suo profilo è seguito da 5 milioni di follower) durata circa tre minuti.

Il video

Nel video, Valentina Nappi ha sostenuto di essere stata «fischiata come un cagnolino» e «di non fermarsi se un cane abbaia. Questo è un abuso di potere».

Le immagini, che mostravano la volante ma non i volti degli agenti, sono state mostrate in aula durante la seconda udienza. Nella terza udienza, l'attrice hard ha raccontato la sua versione degli eventi, sottolineando il freddo intenso di quella sera e la fretta di raggiungere l'auto prima della chiusura del garage. Ha spiegato che il fischio, fatto con la bocca e non con un fischietto, non sembrava essere un segnale per fermare lei e il marito, ma piuttosto un comportamento a cui è abituata. «Ci hanno preso alla sprovvista e quindi non abbiamo subito dato le generalità», ha aggiunto. La prossima udienca è fissata per settembre. 

Gli agenti

I due agenti, che si sono costituiti parte civile nel processo e sono rappresentati dall'avvocato Giovanna Sica, hanno testimoniato di aver notato la coppia a causa del loro «abbigliamento eccentrico» e di aver proceduto a un normale controllo.


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Maggio 2024, 16:26
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