Disturbi alimentari, allarme in Italia. Dal Duemila i casi sono aumentati di 10 volte: ne soffrono 3 milioni di persone

Sono raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2023 le richieste di aiuto

Disturbi alimentari, allarme in Italia. Dal Duemila i casi sono aumentati di 10 volte: ne soffrono 3 milioni di persone

di Redazione web

Registra un «drastico» aumento di richieste di aiuto il numero verde nazionale «Sos disturbi alimentari» (800180969), servizio anonimo e gratuito attivo dal 2011. Sono infatti raddoppiate le richieste nel 2020 e triplicate nel 2023 secondo il quadro che traccia Laura Dalla Ragione, direttrice scientifica della rete pubblica umbra sui Disturbi del comportamento alimentare e docente al Campus Biomedico di Roma. Lo fa in una nota in vista della Giornata mondiale in programma il 2 giugno. «Il quadro che emerge dai dati del ministero della Salute è allarmante», osserva in una nota l'esperta, che è anche direttrice del numero verde «Sos disturbi alimentari» istituito a Todi dalla Presidenza del Consiglio e dall'Istituto superiore di sanità. «Nei primi anni 2000 - aggiunge - le persone che soffrivano di disturbi dell'alimentazione in Italia erano circa 300mila, oggi sono oltre 3 milioni.

Adolescenti a rischio

Un fenomeno in aumento soprattutto tra gli adolescenti, per i quali le diagnosi correlate ai disturbi dell'alimentazione e della nutrizione rappresentano la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali.

Un fenomeno drammatico che si è aggravato ulteriormente durante la pandemia e i lockdown: durante i periodi di chiusura si è registrato un aumento del 30% di casi, soprattutto tra i giovanissimi, benché il fenomeno riguardi in generale anche adolescenti e giovani adulti. La fotografia scattata dal ministero mostra anche un sensibile aumento della componente maschile tra i pazienti, che sono ormai il 20% della popolazione generale».

La psichiatra ha quindi rilevato che «tra i disturbi dell'alimentazione sempre più diffusi in Italia ci sono anche patologie meno note, come l'ortoressia (ossia la ricerca ossessiva di una dieta sana), la vigoressia (l'eccessiva attenzione per la forma fisica), la diabulimia (pazienti con diabete di tipo 1, che omettono l'insulina per dimagrire ) o il disturbo da alimentazione incontrollata, caratterizzato da grandi abbuffate senza metodi di compensazione, a cui segue un aumento di peso e, spesso, l'insorgere di patologie come l'obesità».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2024, 17:09
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